La tragedia si è consumata a Torre del Greco, alle porte di Napoli. Maurizio Sorrentino ha trovato cadaveri il padre e la madre, Filiberto Sorrentino di 92 anni e Vincenza Marcianò, 80enne.

Come riporta il giornale online Quotidiano.net, Sorrentino vive a lavora da tempo a Viterbo.

Da qui, era partito per andare a casa dei suoi, a Torre del Greco, dopo aver ricevuto una telefonata dei vicini di casa di suo padre e sua madre.

Non li vedevano da giorni in paese, il volume del loro televisore era alto e dal loro appartamento proveniva un odore nauseante.

La macabra scoperta è stata fatta nella tarda mattinata di ieri (11 agosto), proprio da Maurizio Sorrentino.

Entrato nell’appartamento di Corso Vittorio Emanuele, ha trovato i corpi dei suoi genitori straziati. Suo padre seduto sul divano col cranio fracassato. Sua madre, riversa sul pavimento, in un lago di sangue.

I due pensionati erano morti almeno da quattro giorni. Sorrentino li ha trovati in uno stato avanzato di decomposizione, anche causa delle alte temperature di questi giorni. Sarebbero stati uccisi a colpi di martello da un assassino che, per ora, è ancora ignoto.

Nessun segno di effrazione sulla porta di casa, o sulle finestre dell’appartamento.

Un dato che induce gli inquirenti a pensare che l’omicida possa essere un amico dei due coniugi, o un malintenzionato, o qualcuno che aveva le chiavi di casa.

Non ci sono indagati, al momento. Maurizio Sorrentino è stato però interrogato più volte, e gli è stata sequestrata l’automobile, una Citroen C6 grigia.

I carabinieri - che indagano sul fatto - hanno anche portato via alcuni indumenti dall'abitazione di Maurizio Sorrentino.

L'altra notte è arrivata a Torre del Greco anche l'altra figlia dei coniugi Sorrentino, Maria, che vive e lavora a Milano.

La donna è stata anche sottoposta ad interrogatorio. Un terzo figlio di Filiberto Sorrentino e Vincenza Marcianò, Claudio, fu ucciso nel 2000 da un gioielliere torrese, Lorenzo Malvone.

Malvone due anni prima era stato vittima di una rapina nel corso della quale gli furono sottratti preziosi per 700 milioni di vecchie lire. Di quella rapina il gioielliere aveva sempre accusato Claudio Sorrentino, che dopo essere stato anche in carcere era poi tornato in libertà.

Malvone uccise l'allora 44enne con tre colpi di pistola sparati da distanza ravvicinata.