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Giallo di Gradoli - Intanto l'avvocato Valentini ringrazia Sposetti per il sostegno alla piccola Erika
Paolo Esposito ha interrotto lo sciopero della sete
Viterbo - 26 agosto 2009 - ore 1,50

Paolo Esposito
Enrico e Maria Esposito con la piccola Erika
- Paolo Esposito ha interrotto lo sciopero della sete.

Dopo aver saputo che la piccola Erika sarebbe stata tolta alla custodia dei nonni paterni, l'elettricista 44enne accusato di duplice omicidio aveva smesso di mangiare.

Esposito ha perso 25 chili. E' debole. Profondamente segnato dal dolore per la perdita della figlioletta che non vede da oltre un mese e mezzo. E che potrebbe non vedere più.

Quando poi l'allontanamento è stato confermato, Paolo Esposito ha smesso di bere.

Voleva lasciarsi morire perché gli avevano tolto l'unica ragione di vita.

L'intervento dell'avvocato Enrico Valentini è stato provvidenziale. L'ha convinto a ritornare sui suoi passi.

"C'è bisogno di lottare per Erika - dice il legale - e per questo bisogna avere le forze necessarie per andare avanti".

"Ecco il motivo che ha spinto Paolo - prosegue l'avvocato - ad ascoltarmi e a interrompere lo sciopero della sete".

La piccola Erika si trova in una casa famiglia di Bagnoregio. Adesso è al mare. Località top secret.

La bambina pochi giorni fa ha rivisto i nonni Enrico e Maria Esposito. Un incontro durato un paio di ore. I tre non erano soli. Con loro anche i titolari della casa famiglia e gli assistenti sociali.

Intanto l'avvocato Enrico Valentini fa sapere che continuerà la battaglia per l'affidamento di Erika.

"E' inutile coinvolgere la bambina - dice l'avvocato - lei non c'entra niente, bisogna tutelarla. E basta".

"Colgo l'occasione per esprimere l'apprezzamento della famiglia Esposito nei confronti di Ugo Sposetti - prosegue Valentini -. E' stato l'unico deputato di Viterbo a scendere in piazza a sostegno dei diritti della piccola Erika".

"Voglio ringraziarlo pubblicamente - conclude l'avvocato - per la sensibilità dimostrata in questa vicenda".


Madre e figlia scomparse
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