-
Illeciti ambientali, 206 controlli a Viterbo.
“I dati che presentiamo oggi sull’attività del Nucleo ecologico dei carabinieri nella nostra Regione dimostrano che il Lazio è al centro di una serie di traffici illegali sui rifiuti, come è risulta dal caso dell’inceneritore di Colleferro nel quale le indagini sembrano evidenziare l’esistenza di un vero e proprio sistema legato alla gestione illecita e criminale dei rifiuti".
Lo afferma Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio.
"Per questo motivo ci siamo attivati, come assessorato, per potenziare l’attività del Nucleo ecologico dei carabinieri attraverso una convenzione. I risultati dei primi 18 mesi di attività congiunta tra noi e il Noe non si sono fatti attendere. Dal 26 settembre 2007 ad oggi il Noe di Roma ha effettuato 943 controlli nei diversi settori ambientali, dei quali solo il 45 % sono risultati conformi e quest’attività ha portato alla segnalazione di 200 persone, all’arresto di 43 e al sequestro di beni per un valore totale di 600 milioni di euro”.
“A oggi sono 7 le indagini sono in corso, mentre altre 3 sono terminate e in attesa di determinazione da parte delle autorità giudiziarie, mentre i controlli per provincia vedono in testa Roma con 312, seguita da Latina 219, Viterbo 206, Rieti 119 e Frosinone con 87 – continua Zaratti –. Questa attività è indispensabile per l’opera di risanamento ambientale che stiamo conducendo come Regione poiché spesso fenomeni d’inquinamento diffuso, come quello delle acque, deriva da comportamenti illegali come sversamenti privi di depurazione o casi d’inquinamento sistematico come quello della Valle del Sacco”.
“Proseguiremo con l’attività di repressione degli illeciti ambientali con ogni mezzo a nostra disposizione, consapevoli del fatto che anche da questa attività dipende sia la salute dei cittadini del Lazio, sia lo sviluppo ecosostenibile della nostra Regione” conclude Zaratti.