Riceviamo e pubblichiamo - Pasqua d'amore
Era l'alba e le donne mossero sollecite verso il sepolcro.
Portavano aromi per ungere con tutta pietà il corpo martoriato dell'amato Gesù.
Quando giunsero il sole era sorto: ma esse quasi non avvertirono il fatto.
Nel cielo, ormai, c'era lui, il sole che non conosce tramonto, splendente sull'orizzonte della storia, fulgido di bellezza, vincitore della morte.
"Andate: portate l'annunzio ai fratelli"!
E subito Lui si mostrò vivo a Cefa: l'apostolo fragile, ma rinnovato dall'amore; il primo testimone a gridare: "Il Signore è risorto"!
Ma quest'anno tocca anche a noi portare olio per ungere i corpi: una tragedia ci ha colpito; la morte ha afferrato tanti fratelli e sorelle.
La nostra unzione è la preghiera e l'amore. Il nostro profumo è la solidarietà, l'aiuto, la condivisione per i fratelli e sorelle del terremoto d'Abruzzo.
E sarà ancora Pasqua: dal chicco che muore fiorirà la spiga. Il cuore di ognuno darà germogli di fraternità, di fiducia e ancora una volta –come allora- l'amore sarà più forte della morte e sarà Pasqua, Pasqua d'amore.
Lorenzo Chiarinelli