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Civita Castellana - Interviene Annesi, segretario Filcem Cgil
Crisi, le proposte per superarla
Viterbo - 11 aprile 2009 - ore 11,45

Riceviamo e pubblichiamo
- La bolla immobiliare ha innescato la crisi, finanziaria prima, economica poi, è una crisi epocale, nata da una bolla epocale.

Dal 1997 al 2007 i prezzi delle abitazioni negli Usa si sono moltiplicati per 2,6 volte, circa quanto in francia e scandinavia, si sono triplicati in spagna e gran bretagna; negli Usa i prezzi sono crollati del 30% e non sembra finita.

Il tesoro americano ipotizza un ulteriore – 22% per il 2009 e del 7% in meno per il 2010.

Se c’è qualcosa che sta andando peggio della crisi del 29 è proprio il mattone.

In italia della bolla speculativa del mattone non si parla e sembra che non ci siano pericoli per la nostra economia.

Il prezzo delle abitazioni in italia, nel 2008 è sceso del 2%, molti prevedono che nel 2009 scenderà del - 9%.

In realtà dal 1997 al 2007 i prezzi delle abitazioni italiane sono raddoppiate.

Un’enormità, soprattutto a confronto con il potere di acquisto degli italiani.
Quindi, la bolla c’e’ anche da noi.

L’aumento dei prezzi delle case in italia non è stato causato da un aumento demografico o dall’aumento reddito, ma solo da una domanda speculativa )acquisto a scopo di investimento) alimentato dai tassi bassi, guadagni in borsa e dalla creazione dei fondi immobiliari.

Quindi, la domanda di case svanisce con la stessa velocità che appare.

Il processo è lento e siamo solo agli inizi.

Gli immobili sono la componente principale della ricchezza delle famiglie italiane circa 60%.

Mentre la crisi ci sta travolgendo, il governo continua a giocare e non fa nulla per frenare l‘evasione fiscale.

Dalle ultime dichiarazioni dei redditi risulta che la media è di 18 mila euro, ma nei paradisi fiscali hanno trasferito 550 miliardi di euro, evasi al fisco.

Proposte al governo per superare la crisi del distretto industriale di Civita Castellana

La crisi del distretto ceramico di Civita Castellana, per il numero degli addetti e la percentuale dei posti a rischio occupazionale, è la crisi più grave che c’è in Italia.

Oggi, sono rimasti solo 3.000 addetti, (dei 5.000 che c’erano nel 2000) nei 3 comparti: sanitari, stoviglierie e piastrelle:
1.060 in cigo;
530 in cigs;
490 in mobilita’
2.080 totale

Inoltre sono stati licenziati 418 lavoratori precari.

Le nostre proposte presentate al governo, che spero discuteremo il 14 aprile 2009, sono:

Stimolo domanda interna;

Oltre alle soluzioni del piano casa e’ necessario aumentare la domanda dei sanitari con:

A – sostituire i sanitari usurati in tutti gli immobili pubblici; (rottamazione)

B – incentivo di 200,00-300,00 uero per i privati che sostituiscono i sanitari nel 2009-2010.

Credito

E’ necessario aiutare le aziende favorendo l’accesso al credito.
A – meno garanzie in proprio al proprietario dell’azienda;
B – consolidamento dei debiti;
C – patrimonializzazione delle imprese.

Energia

Riduzione delle tariffe del gas e dell’elettricita’, visto che le aziende ceramiche hanno un ciclo produttivo, che fa consumare piu’ energia di tutti gli altri settori produttivi.

Infrastrutture e trasporto

I collegamenti viari e ferroviari, sono di vitale importanza per lo sviluppo del distretto industriale di civita castellana.

A – potenziamento e ampliamento stradale nepesina – collegamento civita castellana- roma;
B – potenziamento collegamento ferroviario con la linea ferroviari delo stato roma-firenze.

Ammortizzatori sociali
Cig ordinaria da 52 settimane a 104 , correggendo anche il numero dei dipendenti fruitori;

Cassa integrazione straordinaria da 36 mesi a 42 mesi, fruibili nel quinquennio;
Per calcolare il massimale della cigo o mobilità, inserire nel salario anche la contrattazione di secondo livello;

No alla reiezione della domanda di cigo se dopo 13 settimane non c’è la ripresa dell’attività;

No alla reiezione della domanda di cigo se si passa in cassa integrazione speciale o mobilità;

Procedura più veloce per l’approvazione delle domande della cassa in deroga.

All’ incontro del 14 aprile 2009, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, noi della Filcem non ci andremo con il “cappello in mano” per chiedere ai rappresentanti del Governo l’ “elemosina”, ma soluzioni vere per difendere l’occupazione del Distretto Industriale di Civita Castellana.

Ci aspettiamo che quattro autorevoli rappresentanti del Governo: Sottosegretario Gianni Letta, Presidenza Consiglio dei Ministri; Guido Bortoni, Capo del Dipartimento per l’ Energia, Ministero dello Sviluppo Economico; Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; ci diano risposte vere e non generiche.

Luigi Annesi
Segretario generale Filcem Cgil

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