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Terremoto in Abruzzo - La Prociv Viterbo racconta l'esperienza a Roio, a 8 chilometri dall'Aquila
Crollati persino i loculi del cimitero
di Stefania Moretti
Viterbo - 11 aprile 2009 - ore 2,40

Roio e i volontari viterbesi
- Continuano incessantemente le attività della Prociv Viterbo in Abruzzo.

Una squadra di volontari della Tuscia si trova a Roio, a otto chilometri dall'Aquila.

Un'"isola felice", a detta della stessa Prociv. A Roio, infatti, tutte le emergenze sembrano tamponate, rispetto al capoluogo abruzzese colpito dal sisma.

Ci sono bagni e cucine. E la catena della solidarietà, partita in automatico la mattina del 6 aprile, non si è più fermata.

"Da Viterbo arriva di tutto - raccontano i volotari della Prociv -. Tantissime le medicine inviateci dalle farmacie viterbesi. Stiamo aspettando tre frigoriferi, che dovrebbero arrivare a momenti. Non abbiamo esigenze particolari.

Ma il terremoto continua a farsi sentire - spiegano i volontari della Tuscia -. Le ultime scosse hanno fatto crollare persino i loculi del cimitero, molti dei quali sono rimasti scoperti, con le bare in vista.
Nel complesso, però, siamo attrezzati bene e il campo di raccolta è efficiente".

Volontari compresi, sono 140 le persone ospitate nella tendopoli di Roio.

I viveri non mancano e continuano ad arrivare a fiumi.
"Ma - si raccomandano i volontari della Prociv Viterbo - ci servono soprattutto scatolame e alimenti a lunga conservazione.

Bisogna evitare di inviare cibi freschi e deperibili, perché è difficile che riusciamo a utilizzarli".

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