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Caso Englaro, «Fini come Ponzio Pilato».
Questa è la scritta di nove metri apparsa e subito rimossa su un ponte della tangenziale romana.
Lo striscione apparso all'uscita Tiburtina della capitale è opera della Militia Christi, che accusa il presidente della Camera Gianfranco Fini di essersi comportato come Ponzio Pilato durante il caso Englaro.
La scritta rossa e nera lunga circa nove metri e alta sessanta centimetri è stata subito rimossa dopo essere stata vista e segnalata alle autorità competenti
Solidarietà al presidente Fini da tutto il mondo politico.
"Fini è colpevole solo di aver espresso le proprie idee", ha dichiarato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno ha dichiarato "da molti mesi che a Roma si ripetono fatti di questo genere, sintomo di un'aggressività di chi si sente intoccabile e impunito- e aggiunge - una carica dello stato deve poter svolgere il proprio incarico senza subire per questo etichettature e insulti inaccettabili".
Dichiarazione di Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio
“Esprimo la mia solidarietà al presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini per le gravi offese ricevute.
Segno di un vuoto di pensiero riempito con il semplice cemento dell’intolleranza più bieca.
In questa Italia e in questa Regione resta sacro il principio in base al quale ognuno ha diritto a esprimere le proprie opinioni, tanto più quando le esprime in controtendenza.
Esattamente il contrario dell’ignavia. Ignavia e vigliaccheria che invece appartengono a chi scrive calunnie nascondendosi”.
