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Ancora atletica sabato 11 aprile a Terni con risultati convincenti che danno il polso della bontà della preparazione fin qui conseguita.
Viva soddisfazione viene espressa dai loro tecnici Marcella Tumminello, Monica Condurelli, Antonino Morabito, che, malgrado le vacanze in corso, non hanno voluto mancare a questo importante appuntamento in terra d’Umbria.
Dieci atlete ed atleti in scena al campo scuola di Terni, in un meeting interregionale, che li ha visti protagonisti sia a livello giovanile che assoluto.
Tutti i partecipanti sono saliti sul podio, con tre primi posti molto significativi. Ma andiamo per ordine, tra le senior vittoria con il proprio limite personale della giovane universitaria vetrallese Elisa Masci che dopo un periodo molto difficile, dovuto ad una serie di infortuni durante la preparazione invernale, coglie una meritata quanto inaspettata affermazione con un ottimo risultato nei 300 metri (41,91 secondi) che fa ben sperare per il prosieguo della sua stagione.
Tra gli allievi secondo posto dell'enfant prodige della atletica viterbese, il velocista Manuel Barracco, che con un promettente tempo di 17,22 secondi, si accredita tra i migliori velocisti del centro Italia e non solo.
Benissimo anche l’ostacolista Michela De Felici che coglie due terzi posti rispettivamente nei 300m con il personale di 44,08 secondi, e negli 80m con 11 secondi.
In decisa ripresa il marciatore Giancarlo Bartocci, che sembra aver superato i problemi fisici che lo hanno attanagliato in questo scorcio di stagione, per lui un terzo posto nei 3 kilometri di marcia.
Tra i risultati giovanili spiccano la doppietta negli 800 metri femminile, delle terribili gemelle, Chiara Nicosia e Maria Vagnoni in una gara che le ha viste indiscusse protagoniste, giungendo rispettavemante prima e seconda.
Ancora una doppietta nel salto in lungo con il primo posto della bisteccona Eleonora Schertel con un ottimo 4,30 suo nuovo limite personale, mentre al secondo troviamo la sempre brava Benedetta Casini con 3,94.
In conclusione positiva prova di Maria Francesca Paolocci che tradita dall’emozione consegue, nel salto in lungo cadette, un buon 3,79.
