Riceviamo e pubblichiamo
- A settembre 2008 avevo evidenziato con una interrogazione il problema della sicurezza nel cimitero di Viterbo.
A tale interrogazione ricevevo una risposta del tutto insoddisfacente, tanto è che ora sono tornati prepotentemente alla cronaca fatti accaduti quali ripetuti furti, danneggiamenti di autovetture parcheggiate e di tombe per asportare vasi, cornici ecc…
Inutile evidenziare nuovamente che soprattutto gli anziani frequentano quel luogo che, quale simbolo della memoria e dell’affetto per nostri cari, dovrebbe ricevere ben altra considerazione da parte della amministrazione comunale. E’ un complesso ormai grande che si divide in tre blocchi, mal controllati sia all’interno che nell’adiacente parcheggio.
Ritengo che ormai la tecnologia permetterebbe di installare delle telecamere per controllare in tempo reale e con poca spesa tutta la situazione e che le persone impiegate quale protezione civile (angeli custodi) in città, potrebbero effettuare anche qualche giro nei pressi del cimitero senza aggravi di spesa per il comune.
Da considerare inoltre la necessità di rivedere il ruolo, le funzioni ed il numero dei custodi del cimitero e degli operai del Cev, forse troppo pochi a fronte del ben noto ed elefantiaco apparato burocratico della società partecipata.
Il sindaco ha dichiarato in più occasioni che si sarebbe occupato della sicurezza dei cittadini, anche installando a Viterbo delle telecamere.
Sono mesi che promette e non mantiene nulla ma va soprattutto evidenziato che quelle infinite deleghe conferire tra assessori e consiglieri hanno creato solo un sottobosco di potere vuoto e costoso.
E’ con rammarico che ribadisco che cinque anni di tale incapace gestione renderanno Viterbo sicuramente ma purtroppo poco vivibile e facile preda del crimine organizzato.
Richiamo il Ssndaco ad una maggiore concretezza ed a non svolgere una funzione di sola rappresentanza ma di farsi concretamente carico dei problemi della città.
Mario Quintarelli consigliere comunale Pd
