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Vetralla servizi - Lettera aperta al ministro della Pubblica amministrazione
Barbaranelli scrive a Brunetta
Viterbo - 15 aprile 2009 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo - Egregio ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Renato Brunetta,

sono con la presente ad informarla della drammatica e sconvolgente situazione in cui sono costretto a vivere insieme alla mia famiglia, per colpe dell'amministrazione comunale di Vetralla, guidata dal sindaco Marconi Massimo e dal vice sindaco Biancucci Francesco.

Le spiegherò l'ingiustizia clamorosa che il Comune di Vetralla, sta perpetrando nei miei confronti e di altri lavoratori.

Egregio Ministro, mi chiamo Pietro Barbaranelli, 33 anni, coniugato, di Viterbo.

Sono geometra, impiegato da 7 lunghi anni all'interno del Comune di Vetralla dove svolgo la mansione di geometra presso l'ufficio lavori pubblici, alle strette dipendenze dei dipendenti comunali e del mio capo area dal quale prendo quotidianamente ordini per svolgere al meglio la mia attività.

Nel 2002 tramite regolare concorso pubblico, indetto dall?amministrazione comunale, sono entrato a far parte dei cantieri scuola lavoro, finalizzati da parte della Regione Lazio, alla stabilizzazione finale, tramite la L.R. n 29 del 1996 e L. 142 del 1990.

Terminati i 2 anni, il Comune di Vetralla, ha costituito la Vetralla servizi.

La Vetralla Servizi Srl è una società in house a capitale interamente pubblico, che il Comune di Vetralla ha appositamente costituito nel 2004 per garantire la stabilizzazione di un insieme di lavoratori che erano stati impiegati dall'amministrazione stessa nei progetti di Cantiere scuola e lavoro, Lpu ed Lsu.

Con numerose delibere - che hanno reiterato il contenuto della delibera principe n. 107/2001 - il Comune ha confermato negli anni la volontà di stabilizzare tali figure professionali in una delle forme previste dall'art. 22 e 25 della Legge 142/90, ovvero tramite l'assunzione diretta dei lavoratori, la costituzione di una azienda speciale, di una istituzione o di una spa o srl a capitale interamente pubblico (All. 1, 2).

Originariamente venne prescelta la forma della Srl costituendo per l'appunto la Vetralla Servizi.

Tutto è andato bene fin quando un ribaltone politico ha fatto si che il nuovo sindaco per sua volontà, ed è questa la cosa clamorosa ci ha posti in cassa integrazione e tutto questo, ancor più sconvolgente, con il consenso dei sindacati che continuerà fino all'infinito a dire che sono stati inoperosi e lo sono tutt'ora in quanto chiedevo scioperi e mi rispondevano incomprensibilmente di non farli.

Infatti ho dovuto cambiare 3 sindacati le sembra normale?

Il 13 marzo 2008, inizia il mio calvario ed il mio dramma famigliare insieme a quello di altri 20 lavoratori, come dicevo ex Cantieri Scuola Lavoro ed ex L.P.U.

Da questo momento inizio la mia battaglia legale insieme al mio avvocato Barbaranelli Bruno, che difende 9 dei 20 dipendenti della Vetralla Servizi aventi diritto, poiché ci sono alcuni dipendenti, ministro, presi letteralmente dalla strada, senza aver fatto nessun concorso pubblico, non aventi dunque diritti.

Egregio ministro, il 7novembre 2008, preso dalla disperazione, mi sono incatenato una prima volta sotto il palazzo comunale di Vetralla, per poi ripetermi il giorno 16.12.2008, sotto il Comune di Viterbo, davanti alla Prefettura della Repubblica, facendomi fotografare con catene ed un cappio al collo.

Poco tempo fa, sono addirittura arrivato a scrivere al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al quale ho raccontato la mia drammatica situazione famigliare, in cui il Comune di Vetralla, sta sottoponendo intere famiglie con figli a carico.

Egregio ministro, quello di cui voglio metterla al corrente, ha veramente dell'incredibile.

So che lei ha chiesto a tutti i Comuni d'Italia, in via telematica, se all'interno degli enti stessi, vi fosse personale ancora da dover stabilizzare definitivamente, poiché giustamente ha pensato:

prima di fare ulteriori concorsi, di stabilizzare coloro che vantano diritti.

La notizia che le sta per dare ha tuttavia dell'incredibile.

Il Comune di Vetralla le ha risposto in questo modo: Si, c'è personale da stabilizzare, ma non è stabilizzabile.

Mi sento di dirle egregio Ministro, che il Comune di Vetralla non ha rappresentato affatto la reale situazione di fatto, in quanto ormai tutti sanno grazie a me ed al mio legale, anche lui intervenuto in diverse trasmissioni televisive, che vantiamo tutti i diritti per poter proseguire il nostro rapporto di lavoro all'interno del Comune di Vetralla.

Perché dico diritti!

Inoltre, ministro, come se non bastasse, l'attuale amministrazione comunale ha istituito un tavolo tecnico, presieduto da validi esperti nell'ambito giurisdizionale, il quale, è noto che abbia dato esito favorevole alla nostra ulteriore stabilizzazione in Comune, qualora ci fossero stati ancora dubbi.

Egregio Ministro, termino questa mia drammatica lettera, chiedendoLe con tutto il cuore, un suo intervento risolutivo, immediato, per porre fine all'ingiustizia alla quale, il Comune di Vetralla sta sottoponendo la mia famiglia, per colpe non certamente mie, per farci tornare a vivere una vita serena, felice, piena di aspettative, ricca di soddisfazioni, una vita normale, con dei figli, che come ho più volte ripetuto, forse non potrò mai avere.

Quello che chiedo è solo un mio diritto, il diritto al lavoro, come recita la Costituzione Italiana, quel lavoro che come dice la legge mi spetta di diritto e difenderà insieme alla mia famiglia fino a che ne avrà la forza.

Le chiedo dunque di fissare un incontro dove poterLe stringere la mano, e raccontarLe personalmente ed ancor più dettagliatamente, il dramma che sta vivendo. Ad ogni modo, le chiedo di poter intervenire direttamente per risolvere questa triste situazione.

Ministro termino questa mia lettera dicendogli che insieme alla mia famiglia siamo disperati.

Pietro Barbaranelli

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