Riceviamo e pubblichiamo -
La libertà di pensiero e di parola fortemente osteggiata in questo Paese e soprattutto da questa maggioranza di centrodestra è sotto gli occhi di tutti e non è nemmeno la prima volta.
Dobbiamo ricordare agli smemorati che furono epurati: Dario Fo e Franca Rame (premio nobel), Beppe Grillo per una battuta sui socialisti, Enzo Biagi per aver ospitato Roberto Benigni (premio oscar osannato in tutto il mondo tranne che in patria), Paolo Rossi (dopo una sola puntata), Sabina Guzzanti (dopo solo una puntata di Raiot), Daniele Luttazzi (Satyricon) e ora Vauro Senesi per una vignetta, amara, amarissima ma pur sempre di satira.
All'ex sindaco vorremmo noi consigliare di studiare cosa sia la satira e come sia antico il modo di scherzare amaramente sulla vita e sulla morte. La satira è talmente antica che si perde nella notte dei tempi, basti pensare che l'unico che poteva prendere in giro il re era il buffone di corte.
Ci permettiamo infine di far notare i cinque grandi temi di cui da sempre si occupa la satira: politica, sesso, religione, guerra, morte.
L'autore satirico risponde solo a se stesso, l'unico suo obiettivo è divertire sé stesso.
Si vada a vedere Meroi come Dave Letterman tratta i suoi ospiti politici e in particolare come trattò John McCain alla vigilia delle elezioni statunitensi che poi hanno decretato il trionfo di Obama.
Ma si sa, l'italica destra guarda agli Usa solo quando fa comodo politicamente.
Circolo Arci Sette fratelli Cervi Nepi
Anpi Emilio Sugoni Nepi
