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Viterbo - Interviene Regino Brachetti: "No alla centrale"
Biomasse, il patto per Tuscania pronto a dare battaglia
Viterbo - 17 aprile 2009 - ore 16,30

- “Per noi non cambia nulla: eravamo contrari prima, continuiamo ad esserlo ora. Non saranno né i cavilli giuridici, né le discutibili interpretazioni tecniche, a farci cambiare idea su un argomento che riguarda e investe la qualità della vita dei cittadini di Tuscania, e la sopravvivenza del suo assetto socio-economico, come noi lo intendiamo, e che si fonda sulla valorizzazione delle sue risorse naturali, storiche e ambientali.

Per contrastare questa scelta, che riteniamo sbagliata, useremo tutti gli strumenti che la legge ci consente, e chiameremo la popolazione tuscanese ad esprimersi in maniera netta, convinti che la volontà di una comunità non può essere sopravanzata da decisioni che, pur formalmente legittime, possono comportare un pregiudizio collettivo”.

E’ netta la presa di posizione di Regino Brachetti, leader del movimento civico “Patto per Tuscania”, dopo la decisione del Commissario ad acta della Prefettura, che ha detto sì alla realizzazione di un impianto a biomasse di 10 Mw sul territorio tuscanese.

“Per quanto ci riguarda, rimangono valide le prescrizioni stabilite dalle linee guida della Provincia in materia d’energia, che prevedono, per la nostra zona, una potenza massima autorizzabile di 5,3 Mw: altro non siamo disposti a tollerare – prosegue Regino Brachetti - chi pensa che la nostra sia una posizione oltranzista si vada a leggere gli studi sull’impatto, in termini d’inquinamento, del solo trasporto del materiale combustibile necessario ad alimentare una centrale di quelle dimensioni.

Provi ad immaginare quale sarà l’andamento del valore dei terreni adiacenti l’area in cui questa sarà costruita, e si interroghi, ad esempio, sulla richiesta del mercato, per quanto riguarda i prodotti agricoli locali. Il modello di sviluppo che noi intendiamo proporre ai tuscanesi non combacia con tale ipotesi di intervento: noi su questo siamo chiari da sempre. Sarebbe opportuno che lo fossero altrettanto tutti coloro che intendono candidarsi alla guida della città, alle prossime elezioni amministrative”.

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