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Il capo della Mobile Fabio Zampaglione
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- Nonostante fosse agli arresti domiciliari, continuava a molestare e minacciare la sua ex e la figlia.
Non sono bastati due provvedimenti del giudice lo scorso aprile e lo scorso ottobre, con cui era stato allontanato da casa. L'uomo, 35 anni di Viterbo, aveva continuato a ingiuriare e perseguitare la donna e la figlia.
Per questo lo scorso 21 gennaio gli uomini della Squadra Mobile, guidati da Fabio Zampaglione lo avevano posto agli arresti domiciliari, su decisione del giudice.
Ma neanche questo aveva scoraggiato l'uomo.
Che non potendo uscire di casa, aveva utilizzato il solo mezzo che aveva a disposizione, il telefono.
Continue chiamate con cui perseguitava la ex e la figlia.
Tanto che la donna, esasperata, è di nuovo tornata dalla Polizia per sporgere altre denunce.
Dal momento che il provvedimento dei domiciliari era in scadenza, il Gip ha emesso un nuovo provvedimento, ancora più pesante nei confronti dell'uomo.
Non solo divieto di avvicinarsi all'abitazione della ex, ma anche in tutti quei luoghi che frequenta, lavoro, scuola della bimba e abitazioni di parenti.
Inoltre ha aggiunto anche il divieto di telefonarle.
Provvedimento che è stato notificato dalla Squadra Mobile.