:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
     
     
Terremoto in Abruzzo e Napolitano - ll corsivo di Bruno
In crisi il principio di legalità
di Severo Bruno
Viterbo - 20 aprile 2009 - ore 1,50

Severo Bruno
Copyright Tusciaweb

- Disprezzo per le regole?

Le parole del presidente Napolitano sulle conseguenze del terremoto di Abruzzo sono particolarmente gravi se si pensa che si riferiscono a tante vittime ed a tanti dolori che sarebbe stato possibile evitare, se solo fossero state osservate semplici disposizioni di legge.

Parlare di “disprezzo delle regole, di disprezzo dell'interesse generale e quindi dell'interesse dei cittadini”, contiene infatti non solo le omissioni e gli errori dei responsabili, ma sopratutto comprende l'intenzione di chi agisce così di non osservare quelle leggi come fossero non degne di attenzione, come fossero prescrizioni e precetti dannosi, un disvalore, comunque un intralcio intollerabile nel perseguimento dell'interesse economico immediato.

Provate ad illustrare il concetto ai parenti delle vittime, ai genitori di quegli studenti che non ci sono più, morti per l'arrogante presunzione di qualche avido costruttore e di qualche controllore corrotto.

L'argomento indica molti lati oscuri da chiarire ed ampi spazi per indagini giornalistiche e giudiziarie, che speriamo siano coltivate nell'interesse dei cittadini per offrir loro la garanzia che chi non rispetta la legge verrà inquisito in modo da evitare che simili tragedie accadano ancora.

In questo quadro di crisi del principio di legalità, sorprendono ancora una volta e ancor più amaramente le dichiarazioni del presidente del consiglio contro l'operato del procuratore e le offese contro l'ordine giudiziario, assurdamente collegate proprio al fenomeno che si deve invece combattere

Come dovremmo leggerle per carità di patria, solo come parole in libertà destinate allo spettacolo mediatico?

La cultura del fare, infatti, può portare le persone di scarsa cultura e di ancora più scarsa coscienza civica, a concludere che prima viene il fare poi vengono le regole da rispettare o il condono o un presidente del consiglio di manica larga, per cui le regole si possono impunemente violare, e con tanto risparmio di capitali.

Ma se questo avverrà ancora, ancora ci saranno nel futuro altri morti e le pubbliche contrizioni e l'attivismo mediatico e la ribalta perennemente occupata da parte di chi si fa paladino di questa mentalità, saranno state solo manipolazioni televisive elettoralistiche.

Provate un'altra volta ad illustrare il concetto ai parenti delle vittime, per capirne fino in fondo l'assurdità.

Non conforta neppure venire a sapere, ad opera di un quotidiano coraggioso che si è distinto spesso in quest'opera di informazione accurata e fedele, che cinque giorni prima della scossa decisiva, dopo mesi di scosse continue e di crepe e di lesioni in molti edifici del centro, pubblici e privati, era giunto alla presidenza del consiglio ed alla protezione civile un disperato messaggio di aiuto del sindaco dell'Aquila con la richiesta della dichiarazione di emergenza e lo sgombero delle zone più colpite.

Se solo fosse stata data la risposta attesa, tante vittime non ci sarebbero state e non avremmo dovuto piangere dinanzi a tante bare, ormai più come pentiti che come cittadini.

Se vi daranno ancora ascolto, provate ancora ad illustrare il concetto ai parenti delle vittime.

Infine un'ultima perplessità. Se si realizzerà il programma Rai del presidente del consiglio, con nomine di nuovi direttori che accettino di non attaccare né maggioranza né minoranza, la televisione di stato potrà mai dare informazioni di questo genere, dove l'accusa al governo di inefficienza è quasi automatica?

Per concludere, è bene ripetere che lo scandalo non consiste nel pubblicare la notizia, ma semmai nel fatto di cui si dà notizia, e lo sciacallaggio invece consiste nel manipolare quella stessa notizia, cioè nel non pubblicarla o pubblicarla alterata e sfruttarla per vantare meriti che non esistono e nascondere così ogni responsabilità.
Severo Bruno

Copyright 2008 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564
Gli interventi
di Severo Bruno
Terremoto in Abruzzo e Napolitano - ll corsivo di Bruno
In crisi il principio di legalità
di Severo Bruno
Viterbo - 20 aprile 2009 - ore 1,50
Terremoto in Abruzzo - ll corsivo di Bruno
Mancano controlli e leggi chiare
di Severo Bruno
Viterbo - 14 aprile 2009 - ore 0,50
Aeroporto e Pd - ll corsivo di Bruno
Ben venga il dissenso
di Severo Bruno
Viterbo - 6 aprile 2009 - ore 1,30
Federalismo fiscale - ll corsivo di Bruno
Una riforma pericolosa
di Severo Bruno
Viterbo - 30 marzo 2009 - ore 1,30
Arcionello, il Comune ricorre al Tar - ll corsivo di Bruno
Tanto tuonò che piovve
di Severo Bruno
Viterbo - 16 marzo 2009 - ore 1,30
Crisi sì, crisi no - ll corsivo di Bruno
Ma Berlusconi si accorto della crisi?
di Severo Bruno
Viterbo - 9 marzo 2009 - ore 1,30
Addio diritto di sciopero? - ll corsivo di Bruno
Ma la difesa del lavoro non era un valore...
di Severo Bruno
Viterbo - 2 marzo 2009 - ore 1,30
E l'opposizione? - ll corsivo di Bruno
Il Pd c'è
di Severo Bruno
Viterbo - 23 febbraio 2009 - ore 0,30
L'"eredità" del caso Englaro - ll corsivo di Bruno
Abbiamo toccato il fondo
di Severo Bruno
Viterbo - 16 febbraio 2009 - ore 1,30
Il caso Englaro tra media e istituzioni - ll corsivo di Bruno
Anch'io napolitano...
di Severo Bruno
Viterbo -9 febbraio 2009 - ore 1,30
Negazionismo - ll corsivo di Bruno
Perché il perdono?
di Severo Bruno
Viterbo - 2 febbraio 2009 - ore 1,30