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Viterbo - Polizia di Stato - Le minacce del 35enne alla figlia di sei anni
"Spezzo le ossa anche a te"
Viterbo - 20 aprile 2009 - ore 13,30

Il capo della Mobile Fabio Zampaglione

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-  “Va bene...va bene, continua così. Ti spezzo le ossa pure a te”.

Dal verbale dell'ultima denuncia fatta dalla donna perseguitata dal 35enne di Viterbo, emergerebbero particolari agghiaccianti.

Stando a quanto denunciato dalla venticinquenne, questa frase, insieme ad altre, l'uomo l'avrebbe rivolta al telefono alla figlia di sei anni.

Rincarando la dose. Minacciando ritorsioni.

“Vedrai quello che ti capita – avrebbe continuato l'uomo - prendi in giro tuo padre. Ci rimetti solo tu, sei peggio di tua madre. Vedrai cosa ti succede molto presto”.

Questo, insieme alle ingiurie avrebbero spinto la donna, di 25 anni, a presentare alla Polizia l'ennesima denuncia, non essendo bastato il provvedimento degli arresti domiciliari a far desistere il 35 dal perseguitarle.

Domiciliari arrivati dopo due provvedimenti del giudice che lo avevano allontanato da casa per le continue molestie.

Ora all'uomo, per il quale sono scaduti i termini degli arresti domiciliari, il giudice ha vietato di avvicinarsi all'abitazione della ex, di tutti i luoghi che frequenta, come lavoro, o la scuola della bimba e abitazioni di parenti.

Oltre al divieto di chiamarle al telefono. Provvedimento che è stato notificato dagli uomini della squadra mobile guidati da Fabio Zampaglione.

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