Riceviamo e pubblichiamo - Stamattina, 22 aprile,
ho letto con piacere la lettera della signora Carla Luzi, la quale esprime il proprio stupore per il taglio della “pinetina di via la Pila”
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Tale affermazione riporta il sottoscritto indietro nel tempo a quando, una decina di anni fa, organizzammo una raccolta di firme tra gli abitanti del quartiere poi consegnate all’allora amministrazione comunale per scongiurare la cancellazione di uno spazio verde di vitale importanza per la zona.
L’iniziativa di allora, il parere degli abitanti non hanno modificato l’orientamento della classe politica né quella di allora, ma neanche le successive che hanno continuato a piegarsi alle lottizzazioni, alla cementificazione di una città che in termini numerici non è cresciuta, ma come aumenti di metri cubi di abitazioni e cementificazioni è paragonabile a una città metropolitana.
Ma la cosa che più mi stupisce e amareggia è che tale azioni siano state accettate passivamente dalla cittadinanza. Questa è una città dove tutto è permesso.
Ringrazio la signora per la sua considerazione, mi auguro che la stessa sia un primo passo.
Rodolfo Rinaldi
