:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi
Viterbo - L'assessore Bartoletti replica a Michael O'Leary, amministratore delegato di Ryanair
"L'aeroporto più vicino di quanto si pensi"
Viterbo - 22 aprile 2009 - ore 1,45

Giovanni Bartoletti
Riceviamo e pubblichiamo - Michael O'Leary, amministratore delegato della compagnia aerea low Cost Ryanair, insiste nel voler imporre nel nostro Paese le strategie relative allo sviluppo futuro del trasporto aereo nazionale, affermando: «L'aeroporto di Ciampino non verrà chiuso, sarebbe un danno per la città e per l'occupazione, mentre i nuovi scali programmati a Viterbo e a Frosinone non verranno mai realizzati».

Che il  trasferimento dei voli "low cost" da Ciampino a Viterbo non sia gradito a Ryanair, è fatto notorio, e la  minaccia di lasciare la Capitale è ormai un leitmotiv che ascoltiamo da anni.

Riteniamo, però, che dichiarazioni come questa valgono oro: significano che lo scalo di Viterbo è più vicino a venire di quanto si possa pensare.
Certo che alla compagnia irlandese che su Roma ha il privilegio, unico in Europa, di atterrare in uno scalo quasi interno al tessuto urbano capitolino la cosa non è proprio congeniale.

In pratica, conformemente a quanto avviene in tutta Europa, gli aeroporti principali sono destinati ai "full service carrier" quali ad esempio Alitalia e gli aeroporti più periferici sono finalizzati ai vettori "low cost", così come già si verifica a Parigi, Bruxelles, Londra, Barcellona, Francoforte, Stoccolma, Amburgo e molte altre città.

Quest'ultimi sono i cosiddetti "scali di prossimità", e distano tutti tra i 70 e i 120 chilometri dalle città di riferimento e ospitano, in genere, le compagnie a basso costo, quelle che offrono prezzi ridotti a fronte di economie di gestione aziendale, prima tra tutte la scelta dell'aeroporto di riferimento che consente di pagare ridotte tasse aeroportuali e ottenere bassi costi di esercizio.

A questo punto, Ryanair dovrà scegliere se andarsene per sempre dalla Capitale, come peraltro annunciato dalla stessa, lasciando un affare da diverse centinaia milioni di euro in mano della concorrenza, (Easyjet, Virgin, Germanwings, Transavia, Hapag Lloyd, Thomsonfly, Myair e molte altre) che non aspetta altro, ovvero ripiegare sul realizzando terzo scalo laziale, che sarebbe, tra l'altro, in perfetta linea con tutti gli scali europei ora utilizzati dalla compagnia di Dublino.

In attesa delle scelte di Ryanair o delle sue accanite concorrenti ci sembra logico affermare che nessuna compagnia privata si farà scappare un affare come questo.
Assessore Giovani Bartoletti

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564