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Viterbo - Talete- Bigiotti (Udc): Resistere, resistere, resistere all'accordo con la Regione
"L'acqua costerà più del vino"
Viterbo - 23 aprile 2009 - ore 13,10

Francesco Bigiotti
Riceviamo e pubblichiamo - L'acqua costerà più del vino: è un dovere civico resistere a questa prepotenza.

L'accordo di programma tra Regione Lazio e Provincia di Viterbo è un decisione scellerata che andrà a mettere, in maniera prepotente, le mani nelle tasche dei nostri cittadini.

Resistere a questo provvedimento diventa un dovere civico per qualsiasi amministratore che ha veramente "a cuore" la sua popolazione.

L'accordo siglato è stato trovato in virtù di un intervento della Regione, per nove milioni di euro, per ripianare il debito di Talete, nessuno però ha avuto l'onestà intellettuale di dire che questo non è un contributo a fondo perduto, bensì un finanziamento (così è scritto nel testo dell'accordo) che dovrà essere restituito sotto forma di ricapitalizzazione, prima o poi, dai comuni stessi.

Dunque a fronte di niente che la Regione dà, i comuni dovrebbero adeguare la propria tariffa per l'acqua che "inizialmente" sarà di 1,30 euro/mc! Cosa vuol dire "inizialmente"? Già c'è chi ha calcolato che in tre mesi la tariffa verrà rimodulata a 1,70! E in futuro?

Chi garantirà che questa tariffa non arriverà a 2 o 3 euro per ripianare i debiti? Sicuramente non lo garantiranno le risposte mai date ai tanti sindaci che lo hanno chiesto, e continuano a farlo, da ormai troppo tempo. Chi garantirà i servizi, mediamente già ottimi, della gestione delle acque?

Le riparazioni in poche ore degli acquedotti? L'utilizzo delle acque pubbliche di fontane e fontanili? Qualcuno sostiene con forza che la gestione dell'acqua debba essere pubblica, anche io sono tra questi, ma i Comuni (che gestiscono oggi l'acqua) sono forse soggetti privati?

Ancora decine di interrogativi non hanno mai avuto alcuna risposta, ad esempio il credito Sit, il Tfr della Robur e così via...

Nel mio comune l'acqua, in prima fascia, costa 0,24 euro/mc, per quale assurdo motivo dovrei consentire che i miei concittadini debbano pagare sei, sette o dieci volte di più? E per di più senza garanzie sul servizio?

Il mio Comune resisterà fino alla fine verso questa ingenerosa decisione, non sarà la prepotente ed unilaterale minaccia di un commissariamento, da parte della Regione, a farci abbassare gli scudi contro la prepotenza e contro la vessazione da parte di chi ha propri interessi da difendere!

Francesco Bigiotti

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