- "Accolgo con favore la notizia della decisione da parte della giunta regionale di affidare ad una commissione l'incarico di fare luce sulla situazione dell'ospedale Belcolle di Viterbo."
Lo dichiara il consigliere regionale dell'Udc Rodolfo Gigli.
"L'iniziativa, anche se alquanto tardiva, non può che essere condivisa e potrebbe finalmente far luce su una serie di fatti di particolari gravità, quali trattative private per importi elevatissimi ed affidamento di incarichi senza i requisiti di legge che sono stati da me denunciati in decine di interrogazioni, alcune delle quali rimaste senza risposta da parte della giunta o con risposte che venivano fornite unicamente sulla base di memorie redatte dalla Asl.
Mi auguro anche che si faccia chiarezza sulle cause che hanno determinato il mancato completamento della struttura ospedaliera, in particolare del corpo A3. Voglio ricordare - continua Gigli - che il progetto per la sua realizzazione, già predisposto all'epoca dell'insediamento del nuovo direttore generale, venne accantonato e che furono incaricati nel gennaio 2007, per lo studio di fattibilità, professionisti esterni.
Successivamente venne indetta una gara europea per la progettazione esecutiva e, recentemente, cioè nel febbraio scorso, sono stati posti in essere una serie di atti per un incarico global service per la realizzazione dell'ospedale con la gestione di una serie di servizi tra i quali quello di guardiania e vigilanza.
Tutti questi atti adottati in quattro anni non solo non hanno consentito l'avvio dei lavori ma, ad oggi, neppure la predisposizione di un progetto esecutivo dell'ospedale.
Si tratterà di verificare - conclude Gigli - l'operato delle Asl, quali spese queste contraddittorie e disinvolte iniziative del direttore generale abbiano comportato, e se esse rispondano a quei criteri di regolarità ed economicità che l'azienda deve rispettare in base agli obiettivi del piano di rientro e della riduzione della spesa sanitaria."
