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"Un comportamento intollerante e fazioso, segno che c'è da una parte una civiltà liberale, cattolica e laica, e dall'altra parte un'inciviltà che parte dalla sinistra".
Questo il commento di Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, ai fischi contro di lui in piazza Duomo, durante la cerimonia del 25 aprile.
"Tutti devono poter parlare - ha detto Formigoni -. C'è il sacro dovere di difendere la libertà".
I fischi e gli insulti sono continuati anche dopo che il presidente della regione Lombardia è sceso dal palco.
"Quello che mi dispiace - ha poi commentato Formigoni - è che sia stata una contestazione preventiva: hanno fischiato il mio nome, ma avessero almeno ascoltato il mio discorso... Questo è segno di intolleranza. Nessuna contestazione mi spaventa, ho fatto il '68".