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Esteri - Elezioni amministrative - Azione Giovani: "Ci vergognamo dei nostri rappresentanti locali"
Pdl, i "piccoli" tirano le orecchie ai "grandi"
Viterbo - 28 aprile 2009 - ore 14,00

Giulio Marini
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Laura Allegrini
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Giancarlo Gabbianelli
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Riceviamo e pubblichiamo - Come i trecento Spartani delle Termopili, il PdL si presenta unito in una falange impenetrabile alla vigilia delle elezioni amministrative dei comuni della Tuscia.

Il nemico non sono i quattromilioni e settecentomila Persiani di Serse, bensì una sparuta rappresentanza di un PD allo sbando, ciononostante la mancanza di disciplina nell'esercito e di un generale che abbia l'autorevolezza di farla rispettare può portare alla sconfitta.

I dirigenti del partito cercano di piazzare l'uomo a loro più vicino, la propria persona di fiducia. Non solo sembra non esserci stata una sintesi tra i partiti confluiti nel PdL, ma ancora si assiste alle divisioni interne degli stessi ex partiti.

Con l'avvicinarsi delle amministrative, in mancanza di accordi sulle candidature, si sarebbe dovuto affrontare per tempo il problema nei comuni e nelle federazioni provinciali, ricorrendo se necessario allo strumento delle primarie e in ogni modo rifuggendo la pubblica polemica che in questi giorni danneggia solamente l'immagine del partito.

Azione Giovani si vergogna degli esponenti locali del proprio partito, che antepongono i personalismi al raggiungimento degli obiettivi politici e al bene comune.

L'unica soluzione è ora trovare in tempi brevi un accordo, per non rischiare di screditare ulteriormente il nuovo grande partito di centro-destra di cui tutti abbiamo da poco celebrato la nascita e di perdere comuni nei quali la vittoria potrebbe sembrar certa.

Azione Giovani chiede ai "grandi" del partito di guardare proprio alla realtà giovanile, in cui si assiste ad una piena collaborazione e comunione di intenti tra i movimenti (Azione Giovani, i giovani di Forza Italia e dei Popolari Liberali), benché non ci sia ancora stata una unificazione formale.

Chiediamo altresì a gran voce, in rappresentanza dei giovani cittadini, che sono di fatto estromessi dalle nostre amministrazioni locali, un rinnovamento della classe politica da attuarsi mediante il ricorso a quote giovani, che garantiscano la presenza di almeno il 20% di candidati fino a trent'anni all'interno delle liste.

Se il rinnovamento venisse attuato forse non si assisterebbe più a questi squallidi teatrini da prima repubblica.

Ci aspettiamo quindi un impegno in questa direzione in particolare da parte di Giancarlo Gabbianelli e dell'onorevole Giulio Marini, che sappiamo sensibili a questa tematica, e della senatrice Laura Allegrini, eletta proprio grazie alle quote rosa e già sostenitrice della candidatura di Daniele Sabatini come giovane assessore al comune di Viterbo.

Azione Giovani Viterbo

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