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Giancarlo Gabbianelli
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Riceviamo e pubblichiamo -
Carissimi Giovani di Azione Giovani, premetto che condivido anche nelle virgole il vostro comunicato. Non capisco però perché citiate il mio nome.
Infatti, non ho incarichi nel Pdl che, per altro, non ha ancora un tesseramento essendo nato da pochissimi giorni, con il concorso di tutti.
Non sono tra i "coordinati" dai coordinatori.
E' evidente che quando vengo invitato da qualcuno che (come me) crede in questa splendida avventura del Pdl, mi metto a disposizione. E lo faccio non per creare gruppi o gruppuscoli capitanati da questo o quell'illustre (o presunto tale) personaggio.
Neanche, e sarebbe peggio, per "raccomandare" amici al di là di ogni ragionevole logica.
Cerco soltanto di dare il mio modesto contributo per unire esigenze diverse nell'interesse delle comunità, cercando di far capire che tutti, nessuno escluso, debbono fare passi indietro quando le loro legittime aspirazioni confliggono con le considerazioni e le aspettative delle popolazioni.
Questa costituirebbe una realtà nuova e forse rivoluzionaria per il nostro territorio.
Saprebbe attrarre verso il nuovo partito gente lontana o disgustata dalla politica e quindi inserire nelle istituzioni, a tutti i livelli, anche persone nuove e capaci di servire le loro comunità.
Attrarre, coinvolgere, unire, rispettare le diverse sensibilità, esaltare le competenze e le capacità, coniugare il verbo dell'essere e non dell'avere.
Questi sono gli stimoli che appassionano in questa nuova e, credo, entusiasmante avventura.
Il verbo "espellere" potrebbe invece erroneamente far intendere che si è creata un'addizione di vecchi apparati politici. Non quella nuova, prorompente forza dal grande respiro morale e ideale, capace di motivare all'impegno (non solo al voto) la maggioranza degli italiani.
Forza nella quale credo e per la quale mi batterò, secondo il costume di tutta la mia vita.
Con stima.
Giancarlo Gabbianelli
