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Nepi - Interviene il circolo Anpi
"Il 25 aprile non è la festa di tutti"
Viterbo - 28 aprile 2009 - ore 16,30

Riceviamo e pubblichiamo - Lo scorso 25 aprile abbiamo ricordato e festeggiato la Liberazione dell’Italia dalla dittatura nazi-fascista  e la fine della seconda guerra mondiale.

Abbiamo ricordato gli uomini, le donne e  i ragazzi che presero parte alla lotta di Liberazione, sacrificando vita e giovinezza perché l’Italia fosse realmente  un paese libero, democratico ed antifascista.

Abbiamo onorato  la memoria dei militari italiani mandati a morire per una guerra ingiusta. Abbiamo voluto ribadire ancora una volta la nostra volontà forte e ferma di difendere e far conoscere  la Costituzione  Italiana  nata dalla Resistenza e dalla lotta antifascista. Per queste ragioni la festa del 25 aprile non è la festa di tutti  e non può essere la festa di tutti.

Non può essere infatti la festa di coloro che ogni giorno attentano alla Costituzione e ai diritti che essa sancisce.

Non può essere la festa di coloro che vogliono negare il diritto alla salute  ai migranti, di coloro che promulgano leggi ad personam per evitare processi, di coloro che distruggono ambiente e salute pur di fare affari, di coloro che chiamano missioni di Pace guerre ingiuste e stragiste come quella  che si sta consumando Afghanistan in totale disprezzo dell’articolo 11 della Costituzione che invece fa dell’Italia un paese di Pace.

Non può essere la festa dei razzisti della Lega Nord, non può essere la festa dei golpisti della P2 che ora pontificano e danno lezioni di democrazia nei vari salotti televisivi, non può essere la festa dei tanti neofascisti che adesso per opportunismo indossano il doppiopetto invece della camicia nera, non può essere la festa di quelle persone che invece di onorare e far rispettare il diritto alla libertà di stampa preferiscono da soli mettersi il bavaglio pur di non infastidire il  padrone, di coloro che dimenticano che l’Italia è uno Stato laico e non un feudo del Vaticano; di coloro  che vogliono far dimenticare le  stragi compiute dai fascisti della repubblica sociale di Salo’  a servizio dei nazisti tanto da  volerli equiparare ai partigiani e conferirgli anche un riconoscimento economico.

Il 25 aprile non è la festa di coloro  che  tradiscono ogni giorno l’articolo 1 della Costituzione che afferma che l’Italia è un paese democratico fondato sul lavoro. Le Festa del 25 aprile  è una festa di parte.

E’ la festa di quella parte onesta e perbene dell’Italia che ama e si batte perché la Costituzione sia rispettata ed attuata in pieno. Questa oggi è la nostra lotta antifascista quindi ora e sempre Resistenza..

Sezione Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia)  “Emilio Sugoni”  di Nepi

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