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Viterbo - Fitch: "Prospettive stabili"
Comune, confermato il rating di AA-
Viterbo - 28 aprile 2009 - ore 18,00

- Fitch Ratings ha confermato il rating di lungo termine ‘AA-’, con prospettive stabili, al debito di circa 42 milioni di euro per mutui e prestiti obbligazionari e futuro indebitamento.

Nel medio termine, il rating potrebbe essere ridotto qualora vi fosse un deterioramento strutturale del margine operativo dovuto ad una crescita delle spese correnti oltre le previsioni di Fitch.

Di converso il rating potrebbe migliorare a seguito di un eventuale incremento della flessibilità di bilancio e a condizione che nel frattempo sia migliorato anche il rating della Repubblica Italiana.

Il Comune ha mantenuto nel periodo 2007-2008 solidi risultati correnti con un margine operativo, calcolato al netto dei 3 milioni sostenuti nel 2008 per la ricapitalizzazione della partecipata Cev e riclassificati da Fitch come spesa in c/capitale, pari al 14% delle entrate operative.

Il previsto incremento della Tarsu dovrebbe controbilanciare gli attesi aumenti di spesa generando entrate addizionali per circa 1 milione e consentendo altresì di mantenere un indice di copertura delle rate per mutui e prestiti obbligazionari superiore all’unità.

Nonostante l’incremento della Tarsu, Viterbo dovrebbe comunque mantenere un soddisfacente grado di flessibilità delle entrate con una potenziale leva sull’addizionale Irpef e sulle tariffe applicate sui servizi a domanda individuale, se sbloccate a seguito dell’introduzione del cd “federalismo fiscale”, pari a circa il 5% delle entrate operative e che potrebbe compensare eventuali tagli nei trasferimenti correnti operati dal Governo Centrale.

Le alienazioni patrimoniali e i trasferimenti in c/capitale per circa 4 milioni annui nel 2004-2008, unitamente alla diminuzione della spesa per investimenti da 18 milioni nel 2004 a meno di 5 milioni in nel 2008, hanno permesso al Comune di passare da un disavanzo – calcolato prima del ricorso al nuovo debito – del 12% delle entrate finali (7 milioni) nel 2004 ad un avanzo medio del 3.5% (2 milioni) nel 2007-2008. Le previste ulteriori dismissioni patrimoniali, dovrebbero consentire di registrare un avanzo anche nel 2009 mentre l’avvio di un nuovo ciclo di investimenti per circa 30 milioni nel periodo 2009-2011, per la costruzione e la manutenzione di nuove strade dovrebbe gradualmente portare, nelle previsioni di Fitch, ad un fabbisogno annuo di finanziamento pari all’8% delle entrate finali.

Il debito per mutui e prestiti obbligazionari è relativamente contenuto e pari a circa 42 milioni a fine 2008, pari al 75% delle entrate operative. Fitch prevede che il livello del debito diretto aumenti nei prossimi anni e raggiunga circa 50 milioni entro il 2011 specie se il patto di stabilità fosse allentato per sostenere la ripresa dell’economia. Infatti, dopo la contrazione della spesa per investimenti dovuta all’esigenza di liberare risorse per la copertura dei disavanzi pregressi dalla Cev e di Francigena, il fabbisogno infrastrutturale del Comune potrebbe confliggere con l’intenzione dell’amministrazione di pareggiare il nuovo debito con la quota di rimborso dei mutui e prestiti. Ciononostante, l’indice debito/margine corrente dovrebbe rimanere intorno ai 7 anni, ben al di sotto della vita media residua del debito pari a 12 anni.

Viterbo ha una buona posizione di liquidità grazie agli elevati tassi di riscossione delle entrate proprie e a una efficiente gestione dei flussi di incassi e pagamenti. Fitch ritiene che le disponibilità di cassa dovrebbero rimanere superiori ai 10 milioni annui anche nei prossimi anni, coprendo le rate per il rimborso dei mutui e prestiti obbligazionari per circa 3 volte.

La crescita della spesa corrente potrebbe produrre pressioni sul bilancio comunale, specialmente alla luce degli sforzi già effettuati dall’Amministrazione per il contenimento della spesa discrezionale nonché del mancato adeguamento dei contratti relativi ai servizi di igiene ambientale, illuminazione pubblica ecc. che limitano fortemente la possibilità di ulteriori razionalizzazioni.

Ulteriori pressioni sul bilancio potrebbero inoltre derivare da crediti di dubbia esigibilità per circa 2 milioni connessi alla situazione finanziaria della partecipata Talete.

L’economia locale soffre, tra l’altro, della crisi del polo della ceramica, uno dei principali settori industriali dell’area viterbese, accentuata dal generale rallentamento del settore delle costruzioni.

Il generale rallentamento economico dovrebbe portare la disoccupazione a circa il 12%, rispetto al 10% del 2008, mentre Fitch ritiene che il pil potrebbe contrarsi del 3% nel 2009. Tuttavia, la sostanziale prevedibilità delle entrate proprie municipali dovrebbe permettere di limitare gli effetti negativi del ciclo economico sui conti comunali.

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