:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi

Viterbo - Sopralluogo nei giorni scorsi - L'assessore Zaratti non ci sta, ma il presidente di Edf lo ha definito sito interessante
Nucleare, la Francia punta su Montalto
Viterbo - 28 aprile 2009 - ore 18,15

- Elecrticitè de France a Montalto di Castro per verificare la possibilità di realizzazione di una centrale nucleare.

Il sopralluogo sarebbe stato fatto nei giorni scorsi insieme all'Enel.

Contrario all'ipotesi l'assessore regionale Zaratti. "La Regione Lazio - dice Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente - si è pronunciata più volte in maniera netta contro la realizzazione di centrali nucleari sul proprio territorio, sia per la loro inutilità, sia in funzione del fatto che sta ancora pagando l’eredità nucleare degli anni passati, con il decomissioning della centrale di Borgo Sabotino e di quella del Garigliano, ai confini tra Lazio e Campania”.

“Questi sopralluoghi forzano anche i tempi istituzionali di chi vorrebbe il nucleare. Infatti il “Decreto Sviluppo” che dovrebbe riaprire all’energia atomica in Italia è a oggi fermo al Senato, e la qualificazione nucleare di un sito come Montalto di Castro, inoltre, è ancora quella realizzata quaranta anni fa, con metodologie antiquate e obsolete – continua Zaratti –. In questo senso parlare, come fa il presidente di Edf, di “sito interessante” è quantomeno prematuro”.

“La Regione Lazio ha scelto una strada diversa dal nucleare: quella delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, fonti che consentono di non ipotecare pesantemente il futuro dei cittadini e dei territori - conclude Zaratti –. Le nuove centrali nucleari che vorrebbe realizzare il Governo, infatti, oltre a essere inutili sul fronte dell’economicità dell’energia elettrica, come dimostrano i continui rialzi, giunti a oltre il 50%, dei costi di costruzione degli unici due reattori Epr in via di realizzazione al Mondo in Francia e in Finlandia, rappresentano anche una servitù pesantissima sul fronte temporale.

Tra costruzione, periodo di funzionamento e smantellamento, infatti, si può arrivare facilmente a cento anni se non di più, come dimostra l’esperienza della Gran Bretagna, dove l’Autorità per lo smantellamento delle centrali nucleari ha pianificato in un documento ufficiale la fine delle operazioni relative allo smontaggio della prima centrale britannica, entrato in funzione nel 1956 e chiuso nel 2003 dopo 47 anni di funzionamento, nell’anno 2115: per un totale di 156 anni di servitù nucleare”.

Partecipa alla festa del 1°Maggio che si svolgerà a Civita Castellana.

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564