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Tarquinia - Operazione dei carabinieri - Alcuni pezzi di valore inestimabile
Recuperati preziosi reperti etruschi, due denunce
Viterbo - 29 aprile 2009 - ore 12,30

I reperti archeologici sequestrati
- Recuperati preziosi reperti etruschi, due denunce.

Nella tarda serata di ieri, dopo indagini per contrastare trafugamento e commercio di opere di interesse archeologico, i carabinieri di Tarquinia hanno eseguito un'operazione di polizia giudiziaria con numerose perquisizioni che hanno impegnato più di trenta militari. Due persone sono state denunciate.

Si tratta di M.M., 45enne, e M.B., 70enne, entrambi di Tarquinia.

Le perquisizioni sono state fatte in appartamenti, magazzini, depositi e uffici degli indagati, estese anche a paesi vicini. Il materiale trovato è di fine fattura e risale al periodo neolitico, tardo etrusco e romano.

Nel corso delle operazioni, sequestrato anche un tesoro in monete romane, trovate in uno scavo e risalenti al primo secolo d.C.

Sono stati trovati e sottoposti a sequestro i seguenti oggetti: due metaldetector; vario materiale idoneo agli scavi; due radiotrasmettitori; 1300 circa di monete di varie misure e metalli, di epoca etrusca e romana; 150 pezzi circa di “ghiande” in piombo di presunta epoca etrusca; due anfore romane integre; dieci colli di anfore romane con manici;

un vaso integro a forma di cavallo di epoca etrusca; una brocca etrusca raffigurante un toro di 40 cm; una brocca integra di fattura etrusca con manici; numerosi vasi in terracotta di epoca romana; due vasi di epoca romana; una fibula villanoviana in bronzo; una fibula etrusca in argento;

numerosi frammenti e monili in bronzo; numerosi frammenti in terracotta bronzea; un'anfora romana; un bucchero decorato alto 12 cm; una statuina con manico di terracotta nera a forma di toro;

un manufatto integro di epoca etrusca, dipinto a forma di volto con elmo; quattro frammenti in terracotta raffiguranti due volti e busto di donna; un ciondolo raffigurante due delfini; vari frammenti di ceramiche rinascimentali.

Un primo valore complessivo stimato da personale tecnico della Soprintendenza per i beni artistici e storici per il Lazio, che ha visto anche l’intervento e l’interessamento del comando carabinieri Tutela patrimonio Artistico, in linea di massima si aggira a oltre cinquecentomila euro. Alcuni pezzi risultano del valore inestimabile sul mercato.

I carabinieri del comando provinciale carabinieri di Viterbo, coordinati dal comandante Giorgio Dino-Guida, continueranno ad operare controlli sistematici per reprimere questo tipo di reato riconducibili al saccheggio dei siti archeologici, in particolare a opera di “tombaroli”. 

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