Riceviamo e pubblichiamo -
Rispondendo all’articolo del signor Massimo Chiodi, apparso su Tuscia Web, voglio ricordare che il 25 aprile è una festa nazionale.
Non è quindi la festa dei Rossi o soltanto dei Bianchi, nessuno ne deve essere escluso e nessuno può arrogarsi il diritto di escludere qualcuno semplicemente per il colore politico.
Non si può e non si deve trasformare una festa nazionale in una festa di parte.
Questa è una celebrazione che deve essere condivisa da tutti, da tutti coloro che credono nella democrazia è nella libertà, principi che sicuramente non hanno colore politico.
Fintanto che ci sarà chi, come te, la vive come una festa di partito questa giornata sarà soltanto momento di divisione.
Non condivido neanche che dal discorso del sindaco Sangiorgi possa scaturire un'accusa così generica nei confronti di un partito che ha guidato l’Italia per mezzo secolo, e non credo che quanto detto da Sangiorgi volesse significare che è necessario cambiare "da soli" la Costituzione o che l’Italia, ricostruita dopo la guerra, era sbagliata.
E’ il tuo discorso che appare strumentale.
Sergio Orlandi
