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Canino - Dal 23 aprile fino a tutto il mese di maggio
Inaugurata la mostra ricerca archeologica a Vulci
Viterbo - 29 aprile 2009 - ore 20,00

- Giovedì 23 aprile, alle 17,30, presso l’ex Convento di San Francesco è stata inaugurata la mostra ricerca archeologica a Vulci, prima tappa verso la definitiva conversione a Museo.

Erano presenti alla cerimonia per la Soprintendenza la dottoressa Moretti e la dottoressa Patrizia Petitti, Sergio Paglieri, uno dei collaboratori di Bartoccini, attivo negli anni ’50 nell’area di Vulci, per il Comune di Canino il sindaco Lina Novelli e gli assessori comunali, rappresentanti del Comune di Montalto, delle associazioni culturali e dei gruppi archeologici.

Primo motivo di particolare e generale apprezzamento sono stati i locali che ospitano la mostra. L’ex convento di San Francesco: un ampio complesso del XV secolo, che è passato da convento a ospedale. Poi è stato sottoposto a una radicale ristrutturazione che, nel rispetto della struttura originaria, lo ha restituito in una forma suggestiva ed elegante che ha messo in luce le caratteristiche artistiche e architettoniche e i numerosi affreschi presenti al suo interno.

La realizzazione della mostra rappresenta una tappa importante della convenzione firmata nel 1999 dai comuni di Canino, Montalto, dalla Soprintendenza e dalla Regione Lazio. Il progetto contenuto nell’intesa prevedeva la realizzazione del Parco dell’area vulcente attraverso interventi di riqualificazione dell’area e la realizzazione di due strutture museali, complementari tra loro: San Sisto a Montalto di Castro e San Francesco a Canino, che si sarebbero affiancate al Museo di Vulci, le tre ‘porte del parco’.

Da quella convenzione è scaturita una profonda rinascita del sito archeologico: in questi ultimi anni, sono stati eseguiti numerosi interventi di qualificazione e di restauro, indagini archeologiche che hanno trasformato profondamente il tessuto dell’area e fatto dimenticare le profonde ferite inferte nel corso degli anni al territorio.

Ora il parco si arricchisce di un’altra porta, quella di San Francesco, con un suo specifico significato, quello di illustrare la storia di quell’area attraverso i protagonisti e gli studiosi che vi hanno operato: i Campanari la famiglia Bonaparte, i Fossati, i Candelori, i Feoli, François, i Cini fino ai più recenti interventi a cominciare da Bandinelli, Ferraguti, Mengarelli, Otto von Vagano, Bartoccini, Paglieri, Moretti.

Il tutto attraverso un sistema di strumenti multimediali e interattivi che consentono di ripercorre le tappe attraverso cui si è andato definendo il nostro territorio.

Il percorso espositivo si articola su due piani.
Al piano terra, oltre ai servizi di accoglienza (uffici di gestione e direzione e depositi materiali archeologici e punto ristoro), negli ambienti attigui al chiostro antico sono stati predisposti una serie di plastici e pannelli che illustrano le trasformazioni del Complesso di S. Francesco e della Chiesa
attigua nonchè la storia del parco di Vulci relativamente agli aspetti ambientali, alla formazione del territorio, all’importanza del Fiume Fiora, alla flora e fauna spontanee, alle trasformazioni operate dall’attività umana, alle trasformazioni storiche del territorio.

Al piano superiore è possibile visitare, tra le altre cose, la ricostruzione della famosa tomba François, la galleria del Medioevo-Rinascimento con l’allestimento di vetrine contenenti materiali recuperati nei butti, e la ricostruzione, a scopo didattico, di un butto medievale.

La mostra, per le caratteristiche della struttura e per i contenuti, rappresenta un elemento di novità per quanto riguarda la lettura e la valorizzazione del nostro territorio: presto saranno attivati i servizi di accoglienza e nuovi materiali arricchiranno l’area espositiva.

Ci sono, dunque, definiti alcuni aspetti gestionali, tutti i requisiti perché il complesso di S. Francesco si converta molto presto in un Museo di alto livello culturale.

Nella fase di avvio e fino alla fine di maggio è prevista l’apertura nei giorni di giovedì, venerdì, sabato di ogni settimana.

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