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Politica - Le candidature rosa del Pdl
Veronica Lario boccia Berlusconi
Viterbo - 29 aprile 2009 - ore 3,20

Silvio Berlusconi con Veronica Lario
Sondaggio - Divorzio Lario Belusconi
Chi ha ragione Veronica o Silvio?

- Veronica Lario boccia le candidature femminili volute da Berlusconi.

Ieri pomeriggio i presidente del consiglio ha commentato le polemiche, partite soprattutto da An, sulle veline e velone candidate .

“I nomi riportati sui giornali sono tutti inventati – ha detto Berlusconi -. Trovo strano che se una persona conosce due o tre lingue e ha una o due lauree, si faccia polemica perché ha lavorato in Tv' e magari ha è avvenente''.

A stretto giro di email arriva la replica della moglie Veronica Lario che bolla le candidature come ''Ciarpame senza pudore''. Una sentenza inviata alla fondazione di Fini, Fare Futuro, che aveva sollevato il problema.
Sulle possibili candidate del Pdl alle europee, questo il commento della first lady scritto in una email: “Io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione.

Dobbiamo subirla e ci fa soffrire. Per fortuna da tempo c'è un futuro al femminile sia nell'imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale.

C'e' stata la Thatcher e oggi abbiamola Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile. In Italia la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo.

Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito né un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che e' ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte.

Questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti. Tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido, quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere”.


Referendum sulla legge elettorale, Berlusconi voterà sì.

Il premier dice sì al quesitocontenuto nel referendum indetto per il 21 giugno che modifica l'attuale legge elettorale.

Non basta, per Berlusconi la riforma della Costituzione non necessata del concorso dell'opposizione.

"Da parte nostra non cambia nulla - ha spiegato Berlusconi-, sono sempre aperto a una discussione e a un confronto con l'opposizionee. Mi risulta strano che da parte del'opposizione arrivino certe richieste, proprio da loro: qualcuno ha chiesto che ci si impegnasse a non cambiare la Costituzione se non con l'accordo dell'opposizione.

Obietto che non c'è una norma che preveda questo, c'è una norma che prevede le modalità per cambiarla. Non c'è un solo articolo nella Costituzione che dica che è necessario il consenso dell'opposizione.

Questa opposizione ha cambiato il titolo V con quattro voti di scarto, in un modo che non abbiamo apprezzato. La Costituzione indica come deve essere cambiata, quali maggioranze debbano esserci, la formula dei voti successivi in Parlamento".

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