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Viterbo - Ecco chi aderisce - Sabato 4 aprile al Circo Massimo, Roma
Tutti in piazza con la Cgil
Viterbo - 2 aprile 2009 - ore 15,30

Riceviamo e puvbblichiamo - Sinistra e Libertà di Vetralla con la Cgil sabato al Circo Massimo.

Sabato 4 aprile le strade di Roma saranno invase dalle donne e dagli uomini che resistono e non cedono all’ingiustizia sociale e alla negazione dei diritti.
Noi Sinistra e Libertà di Vetralla saremo con loro.

Senza le lavoratrici e i lavoratori non si esce dalla crisi.

Saremo con la CGIL anche per testimoniare la nostra solidarietà agli oltre 100 cassaintegrati presenti nel nostro comune.

Sinistra e Libertà di Vetralla sarà con le lavoratrici e i lavoratori per impedire che ancora una volta siano le figure più deboli sul mercato del lavoro, come i precari, a pagare interamente il costo della crisi finanziaria, economica, sociale e ambientale.
Saremo a fianco del maggior sindacato italiano per impedire l’ennesimo duro attacco al mondo del lavoro, a partire dalla difesa del diritto di sciopero e del contratto nazionale.

Massimiliano Bernini
Sinistra e Libertà Vetralla


Riceviamo e pubblichiamo - Rifondazione comunista ha scelto di stare dalla parte della Cgil, contro le politiche di un governo che fa scelte opposte a quelle che sarebbero necessarie per uscire dalla crisi e che attacca gravemente i diritti del lavoro e la democrazia del Paese, a partire dall'accordo separato del 22 gennaio, voluto dalle destre e da Confindustria ma bocciato da milioni di lavoratori e lavoratrici.

L'opposizione che la Cgil ha sviluppato in questi mesi è decisiva per battere quelle politiche e per uscire dalla crisi facendola pagare ai ricchi e ai banchieri, difendendo e aumentando i salari e le pensioni, per la giustizia sociale e i diritti del lavoro, a partire da quello di sciopero.

Ecco perché tutta Rifondazione comunista parteciperà  con grande convinzione alla manifestazione del 4 aprile indetta dalla Cgil.


Riceviamo e pubblichiamo - Ieri primo aprile è stata convocata presso la sede del Pd di Viterbo sita in via Cardarelli 6, la prima riunione della segreteria provinciale giovanile.

All’unanimità si è deciso di aderire alla manifestazione nazionale organizzata dalla Cgil che si terrà a Roma il 4 aprile.

Un’adesione considerata necessaria in virtù degli scenari nefasti che si stanno man mano dipingendo nel mondo del lavoro, una adesione fondamentale tesa a difendere e a tutelare i diritti non soltanto dei lavoratori, precari o meno,ma degli studenti, dei giovani, dei pensionati, delle donne, dei cassintegrati e di tutte quelle fasce di popolazione che il nostro Governo sembra via via funestare a suon di provvedimenti quanto più infruttuosi.

La situazione in cui versa l’Italia è a dir poco gravissima: la crisi economica che sta imperversando nel nostro paese non sembra affievolirsi ma anzi peggiorare a vista d’occhio in maniera ineluttabile e continua, facendo pagare i suoi effetti nel campo dell’occupazione, del precariato in continua ascesa, della cassa integrazione spesso non pagata, nel campo dei redditi sempre più esigui e con un potere d’acquisto ormai irrisorio.

Questo è lo scenario del Bel Paese, decisamente il peggiore in relazione agli altri paesi sviluppati che nonostante sentano la crisi in atto hanno provveduto con campagne tese a tutelare il benessere dei cittadini.

Tanto parla il nostro Governo di ammortizzatori sociali, ma dove sono?
Se prima per noi giovani i nostri veri “ammortizzatori sociali” erano in realtà le famiglie, ora grazie alle tremebonde politiche economiche abbracciate dal nostro governo , anche questa garanzia si è sgretolata;
a cosa serve varare un “Piano Case” se molti cittadini una casa neanche ce l’hanno?

Sembra proprio che ci stiamo avviando a una fase di regressione socio-economica che vede secondo un meccanismo inversamente proporzionale l’innalzarsi vorticosamente dei redditi già molto alti ed una caduta a picco non solo dei redditi bassi quasi azzerati a questo punto, ma anche di quella fascia di popolazione che qualche tempo fa avremmo definito benestante.

Inizia forse un nuovo medioevo.

Le politiche del Governo sembrano aver scelto una strada in netta controtendenza rispetto ai reali bisogni della popolazione, un governo di sarti, dediti con massima cura ai tagli: tagli alla scuola, alla sanità,alla ricerca, agli investimenti pubblici,alle politiche sociali, alle risorse per il Mezzogiorno; tagli alla cultura, tagli alle aziende che chiudono con la stessa rapidità con cui crescono i funghi dopo una pioggia autunnale, tagli agli enti pubblici, ai fondi per lo sviluppo.
Insomma in tutto per tutto tagli che a lungo andare andranno a ledere su tutto il Paese, portandoci una volta conclusasi la crisi internazionale ad una situazione di arretratezza mostruosa.

Abbiamo la sensazione che il Governo cerchi in tutto e per tutto di delegittimare il sindacato, cancellando il confronto ed il negoziato, sostituendoli con la determinazione unilaterale da parte del Governo stesso di tutti gli aspetti regolatori dei rapporti di lavoro, del welfare e del funzionamento delle istituzioni.
Dobbiamo ribellarci a ciò, dobbiamo batterci per avere un sindacato realmente autonomo dai poteri politici e istituzionali, un sindacato democratico e rappresentativo che costituisca un fattore fondamentale della nostra democrazia basata sulla Costituzione e di una dialettica sociale limpida e libera, un sindacato che sia elemento di garanzia dei diritti individuali quanto collettivi di ogni cittadino italiano.

Scendiamo in piazza, difendiamo l’occupazione ed il lavoro, battiamoci affinché venga messo un punto a quest’escalation del precariato, portiamo in piazza i valori costituzionali e democratici che ci caratterizzano, mettiamo un punto a queste politiche regressive e xenofobe, riprendiamoci il nostro futuro.

Inoltre ci auguriamo quanto prima di assistere ad un’azione congiunta dei tre principali sindacati (Cgil,Cisl,Uil), in modo da avere così effettivamente rappresentati e tutelati tutti i diritti dei lavoratori; bisogna recuperare l’unità sindacale avulsa da logiche elettorali e partitiche.

Partecipiamo numerosi a questa manifestazione, sosteniamo il sindacato, sosteniamo il futuro.

Melissa Mongiardo
Responsabile Provinciale Comunicazione Giovani Democratici Viterbo


Riceviamo e pubblichiamo - La lista Sinistra e Libertà della Provincia di Viterbo aderisce e partecipa alla manifestazione nazionale indetta dalla Cgil per sabato 4 aprile a Roma.

Come realtà politiche e sociali del territorio viterbese - sostenitrici della Lista Sinistra e Libertà alle prossime elezioni europee - condividiamo in pieno lo spirito di questa iniziativa: per dire sì al futuro e no alla regressione sociale, che sempre più netta appare all?orizzonte della nostra società.
"Insieme per un'Italia che non ritorni indietro" è uno slogan nel quale ci riconosciamo pienamente.

Temiamo infatti che questa crisi possa accrescere le diseguaglianze e le ingiustizie, mentre si restringono gli spazi di libertà.

Per questi motivi sosteniamo l'iniziativa della Cgil, partecipando alla mobilitazione di sabato, sfilando nei cortei e ritrovandoci al Circo Massimo per manifestare la nostra volontà di difendere il lavoro, di dare voce a precari, disoccupati, pensionati che si trovano scaraventati in un baratro sociale.

Ma vogliamo manifestare anche a difesa della Costituzione. Perché nulla, nemmeno le situazioni di più grande difficoltà economica, possono giustificare gli attacchi alle fondamenta del nostro sistema democratico.

Invitiamo pertanto tutte le forze della sinistra a sostenere con forza la mobilitazione della Cgil e a partecipare alla manifestazione di sabato.

Associazione per la Sinistra della Tuscia
Partito Socialista di Viterbo


Riceviamo e pubblichiamo -

Sabato 4 aprile migliaia di  donne e uomini aderiranno alla manifestazione della Cgil.

Si ripeterà  la grande partecipazione di popolo registrata in altre occasioni.
Una manifestazione indetta nel pieno di una crisi economica che sta riversando  effetti rilevanti sull’economia reale e sul mondo del lavoro.
 
I provvedimenti varati dal governo in questi mesi, diluiti in annunci mediatici tesi a tranquillizzare i cittadini, si stanno rivelando modesti se non irrilevanti.

In questo procedere scomposto le condizioni di molti cittadini e dell’economia  peggiorano.

Queste le ragioni per le quali esprimo il mio sostegno e la presenza alla manifestazione di sabato.
 
In quella piazze troveremo quelli che vogliono battersi affinché si realizzino punti di incontro all’interno del mondo del lavoro e fra il mondo del lavoro e l’insieme delle organizzazioni  di impresa.

Troveremo quelli che vogliono non a parole difendere la coesione sociale del nostro paese e il valore della rappresentanza collettiva nelle complesse dinamiche sociali  ed economiche che caratterizzeranno i prossimi mesi.

Troveremo migliaia di lavoratori privi di contratto, tanti giovani precari, pensionati che vedono calare il potere di acquisto delle loro pensioni e assottigliarsi quantità e qualità dei servizi disponibili.
 
Sono convinto che gli effetti positivi di questa straordinaria iniziativa potranno mettere in moto fatti concreti che siano all’altezza dei problemi e che, in tempi utili, il sindacato possa tornare a svolgere una battaglia unitaria a tutela del mondo del lavoro.


Andrea Egidi
Presidente Pd


Riceviamo e pubblichiamo -

L’attuale crisi economica che sta attraversando gravemente il nostro paese, porta verso una fase di recessione di lunga durata. Gli effetti dirompenti di questa crisi sono pagati per lo più dalle fasce di popolazione più deboli del nostro Paese: i giovani, i pensionati, le donne.

Il governo Berlusconi ha adottato misure economiche insufficienti, destinando risorse del tutto inadeguate per gli ammortizzatori sociali e per chi ricorre alla cassa integrazione, in un momento in cui il ricorso a questo istituto diviene sempre più frequente proprio per l’entità della crisi che colpisce tutto il sistema produttivo.

La politica economica adottata parte del governo non tiene conto dei problemi reali e non si sono adottate strategie e piani di intervento concreti, come compiuto da tutti i governi mondiali.

I recenti dati occupazionali mostrano uno scenario disastroso proprio per i più giovani, con un calo per i laureati del 3% rispetto all’anno precedente. La legge 133 ha inoltre tagliato fondi alle università e agli enti di Ricerca, proprio dove migliaia di giovani, soprattutto precari trovavano una fonte di sostentamento.

Noi, Giovani Democratici del Lazio, crediamo che si debba immediatamente agire su due fronti distinti: da un lato investire su politiche di innovazione, di ricerca e di valorizzazione delle risorse umane, dall’altro, predisporre politiche sociali che consentano un reale miglioramento delle condizioni delle classi sociali meno tutelate.

Con queste motivazioni sosteniamo, quindi, la manifestazione della Cgil per dar voce alle lavoratrice e ai lavoratori, alle pensionate ed ai pensionati, alle precarie ed ai precari, alle giovani generazioni.

Il giorno 4 aprile noi saremo presenti in piazza a Roma, al Circo Massimo, in difesa del lavoro e dell'occupazione, valore costituzionalmente tutelato ma spesso dimenticato da questo governo.

La manifestazione dal titolo “Futuro si, Indietro no” è un ulteriore passo per far sì che l’occupazione dignitosa rappresenti una priorità assoluta per garantire un futuro migliore.

Federico Mancinelli
Responsabile Lavoro, Welfare e Attività produttive, Giovani Democratici del Lazio.

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