- A seguito del convegno organizzato due settimane fa dalla Banca di Credito Cooperativo di Ronciglione, sulle tematiche del Piano di Sviluppo Rurale ed il passaggio generazionale in agricoltura, si è avuta la conferma da parte del direttore generale del settore agricoltura della Regione Lazio Settimi che è stato approvato il Pif (Piano Integrato di Filiera) dei tartufi.
La progettazione integrata di filiera (Pif) è “uno strumento che permette la realizzazione di interventi che coinvolgano una molteplicità di operatori sia pubblici che privati dei comparti agricolo, agroalimentare e dei servizi ad esso connessi, che operano nei diversi segmenti di una filiera produttiva e che, attraverso l’adozione di una strategia di sviluppo comune, persegue l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza degli interventi e di ottimizzare il rendimento dell’investimento pubblico”.
Negli ultimi anni, nel territorio della zona intorno al Monte Fogliano e nella vallata di Ronciglione sono stati segnalati diversi e significative produzioni naturali di alcune specie di tartufo ed in particolare di tartufo uncinato (Tuber uncinatum) e tartufo bianco (Tuber magnatum).
Tali ritrovamenti, hanno permesso di dimostrare una certa vocazione del territorio alla fruttificazione di questi pregiati funghi.
Il Progetto Integrato di Filiera prevede la realizzazione di una zonizzazione delle aree vocate alla produzione delle varie tipologie di tartufi, con lo scopo di migliorare e preservare le condizioni ambientali di fruttificazione dei tartufi.
La filiera che verrà realizzata, sarà locale e “corta”, con conseguenti piccoli spostamenti del prodotto. Così, i proventi derivanti dal processo di filiera andranno ad incrementare l’economia del territorio, stimolando le aziende locali a partecipare e a rendere il processo più funzionale possibile. Il comune di Ronciglione, ricopre il ruolo di capofila, affidatogli dall’Università della Tuscia (Dipartimento di Protezione delle Piante) promotrice del progetto alla Regione.
All’interno del Pif e dopo un’attenta verifica da parte di tecnici comunali delle condizioni particolarmente disastrate di tante strade rurali ed in considerazione dell’importanza rivestita dal settore agricolo, il Comune ha presentato anche un progetto per il ripristino della viabilità rurale per un importo complessivo di 300.000 euro.
