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Viterbo - Aeroporto, consiglio congiunto - Diretta a cura di Giuseppe Ferlicca
Delibera approvata da Comune e Provincia
Viterbo - 2 aprile 2009 - ore 13,30

Le immagini cdel consiglio congiunto sull'aeroporto
Le mappe dell'aeroporto
Ore 13.30 - I 600mila euro in possesso della Provincia sono per la riqualificazione urbana connessa all’interramento della ferrovia a Viterbo.

“Non sono per il progetto dell’interramento – spiega il presidente Mazzoli replicando – è un aspetto che complica la situazione e va fatto in accordo con il Comune”.

Una precisazione doverosa secondo il sindaco Marini. “Nessuno vuole portare sul territorio infrastrutture che non consentano lo sviluppo. A noi serve gettare il cuore oltre. Questa provincia se non prende in seria considerazione la volontà di sviluppare le infrastrutture, c’è solo il declino.

Qui non c’è nessuno che vuole sfruttare il territorio. Vogliamo farlo sopravvivere. Oggi siamo davanti a una grande responsabilità”.

Sulla scelta delle ferrovie che hanno privilegiato la Fm3, escludendo la Roma Orte? Lo chiede quasi allo scadere del tempo massimo, Gianmaria Santucci. “In cabina di regia – spiega Mazzoli – abbiamo portato avanti questa scelta. Come amministrazioni locali.
Mentre la cabina non ha dato ancora una indicazione definitiva”.

“Trattandosi di un documento che riguarda Provincia e Comune quale proposta migliore può essere quella del collegamento storico Viterbo – Bracciano – Roma? – lo afferma Sposetti (Pd) – è assolutamente positivo.

Oggi è un altro giorno. Le polemiche lasciamole fuori. E lo dico con amarezza anche per la mia parte politica”. Riferimento all’intervento critico del consigliere Fersini.

Si vota. Prima il consiglio provinciale. Delibera approvata all’unanimità, con quattordici voti.

Consiglio comunale. Approvata a maggioranza. Fersini e Talotta (Pd) si astengono e Mezzetti vota no.


Ore 13.05 - L’aeroporto? Meglio tra Civitavecchia e Viterbo. La pensa così Fersini (Pd) intervenendo e dichiarandosi però favorevole all’aeroporto.

"I cittadini hanno il diritto di sapere cosa comporta l’aeroporto nel tessuto cittadino. Prima di adottare posizioni di non ritorno, serve approfondire i temi. E’ stato fatto solo superficialmente. La mia coscienza di uomo e amministratore non mi consente d’avallare a cuor leggero una scelta già fatta.

La realizzazione del sedime avviene in una zona sottoposta a vincoli su cui non si sono espresse le sovrintendenze.

Tutta la zona termale verrà definitivamente affossata. Una risorsa certa sarà sacrificata in virtù di un qualcosa che non sappiamo se sarà positivo o meno. A Ciampino da anni sappiamo che è negativa. L’aeroporto è l’espediente per una variante al piano regolatore che porterebbe una colata di cemento sul territorio.

In coscienza non ritengo sia giusto avallare una decisione non sufficientemente suffragata, che interessa la vita dei cittadini.

Pertanto, pur essendo favorevole all’aeroporto, mi asterrò al voto”.


Ore 12.55 - Paolo Equitani, capogruppo Fi in Provincia, non concorda con Mezzetti.

“La scelta dell’aeroporto è giusta. Come in tutte le cose, pure su questa dovremo cedere su alcuni punti. L’auspicio è che sia il minimo.

Bisogna anche pensare al grave handicap che rappresenta la Cassia per il nostro territorio. L’impegno è nei confronti della Regione perché prenda atto delle difficoltà”.


Ore 12.30 - Dare alla Tuscia quanto finora negato. Possibilmente con gli interessi.

“Troppe volte – dice intervenendo il capogruppo Pdl in Comune Contardo – abbiamo visto sfumare progetti. Il ministro Matteoli ha rassicurato gli enti locali sulla volontà di realizzare l’opera.

La sede di Viterbo ci deve portare a ripensare le lettura della città”.

Tocca a Rodolfo Gigli (Udc).

“Sarei tentato – dice – di chiarire lo scopo di questo incontro. Una occasione straordinaria che salutiamo con favore anche noi. Ma non è chiaro l’obiettivo. Uno appare evidente: dare rilievo all’importante fatto nuovo che quanto prima possa verificarsi. L’aeroporto.

Oltre questo, mi domandavo se ce n’era altro. C’è stato presentato un documento da votare, che è l’ultima stesura di un lavoro fatto congiuntamente dalle due amministrazioni.

Avvertiamo il dovere di richiamare l’attenzione su alcuni problemi. Avvertiamo con preoccupazione che si tende ad accreditare la realizzazione dell’aeroporto ormai vicina e se ci sono problemi si superano. L’ottimismo è positivo, purchè si resti con i piedi per terra, non nascondendoci le difficoltà.

Non possiamo ignorare che siamo nel bel mezzo di una crisi. Difficile trovare le risorse. Ci vorranno almeno due miliardi di euro.

Per la realizzazione si parla nel 2013. Penso che siano in pochi a credere che questa scadenza sia rispettata.

Ma c’è chi accredita la cosa come ormai fatta. Paventando posti di lavoro.

Sul fronte trasporti, stiamo valutando un problema, come quello ferroviario. Non c’è nessun accordo. Il ministero Infrastrutture tra le tre ipotesi sceglie la ex Roma Nord. Io sono contrario. Escludendo quella ipotesi, delle due possibilità, il potenziamento della Fr3 presenta stesse caratterizzazione di limite della legge regionale. Mentre la Attigliano Orte è più fattibile, essendo da ammodernare 40 chilometri.

Si chiede quindi di tenere in considerazione la Viterbo Attigliano Orte. Nell’ultimo documento questa parte è stata tolta. Resta solo il potenziamento della Viterbo Cesano. Quindi c’è un disaccordo. Ci sono tre soggetti istituzionali che propongono tre cose diverse. La Regione propone la Civita Castellana Viterbo, il ministero propone la linea Viterbo Orte Attigliano Roma e la terza soluzione che punta sulla Cesano, sostenuta dagli enti locali.

L’ammodernamento della Roma Nord costerebbe 323 milioni. Una previsione molto prudenziale. Con quella linea ci vogliono due ore e mezza. Dopo si ridurrà il tempo di 40 minuti. Inadeguati come tempo.

C’è ancora molta confusione.

Ricordo che con Parroncini abbiamo fatto stanziare 500mila euro per il raccordo tra Poggino e Teverina. Ma il Comune deve presentare la domanda”.


Ore 12.20 - Si cambia tono. Tocca a Mezzetti (Sinistra Arcobaleno).Che sullo scalo ha da sempre un atteggiamento scettico.

“Noi fino a oggi stiamo facendo spot pubblicitari. Di che cosa stiamo parlando e perché? Perché è stata scelta Viterbo?

Nella prima fase questo aeroporto avrà sei milioni di euro e a regime 20 milioni di passeggeri. Vogliamo parlare di questo? Sapete che significa 6 milioni di passeggeri l’anno? Sono 40mila volo l’anno, ovvero 110 al giorno. Ventimila passeggeri al giorno.

Se poi si arriva a venti milioni: 134mila voli in un anno, 365 voli al giorno, 55mila passeggeri al giorno che dovrebbero frequentare la città. Nel capoluogo ci sono 40mila a Viterbo. ogni giorno ne arriverebbero altrettanti. Sarebbe come Santa Rosa tutti i giorni. Ma senza il folklore. Un inferno.

Si trasferisce lo scalo da Ciampino, perché lì determina condizioni di pressione ambientale incompatibili con le popolazione residente. Quando si apprese a novembre 2007, la notizia, a Ciampino cominciò la protesta. Perché dovevano passare tre anni, volevano che fosse trasferito subito.

C’è chi dice che a Ciampino protestano quelli a ridosso della pista. Ma non è vero protestano tutti. Anche quelli di Marino e del decimo municipio di Roma. E nessuno protesta perché gli togliamo ricchezza, infrastrutture.

Volete discutere sul futuro che volete affliggere al futuro di Viterbo? E tutti ad applaudire.

Non mi si dica che noi siamo a due chilometri da dove sarà lo scalo. Non è vero. La città si espanderà in quella parte. A ridosso dell’aeroporto si sta realizzando una clinica. Ci sono le strutture termali.

Ma io per certi versi mi tranquillizzo. Tanto stiamo discutendo di aria fritta.

L’aeroporto da cinque o venti milioni di passeggeri, ho forti dubbi che si faccia. Basta leggere la stampa, per vedere le amenità dette. Non si discute mai nel merito.

Del resto, un aeroporto non si nega a nessuno. Recentemente un ministro è andato a Frosinone a dire che se ne farà uno, un altro ministro lo scorso anno è andato a Latina per dire che se ne sarebbe fatto un altro”.

Qualcosa di buono c’è. “Bene l’interramento della ferrovia. Ma in Provincia avete 600mila euro per lo studio di fattibilità. Solo che non siete d’accordo su come spenderli. Allora non ci venite a raccontare storie. Se siete d’accordo utilizzateli.


Ore 12.15 - Quindi Mazzoli legge la proposta di delibera. Poi partono gli interventi. Apre Ugo Sposetti (Pd).

“Oggi celebriamo di un fatto positivo – dice – è una giornata eccezionale, come ha detto il presidente Gabbianelli.

Comune e Provincia per dire a voce alta prepariamo i lavori per l’aeroporto. A Roma da oggi sanno che le due massime istituzioni danno questo loro impegno e mandano a voce alta questo messaggio. Comune e Provincia, ma il mondo economico e associativo, la loro presenza, rappresenta la volontà del territorio di lavorare uniti per realizzare lo scalo.

Questa giornata servirà a ridurre equivoci e dubbi.

Ritengo che volutamente non si debba tenere conto delle affermazioni fatte nelle audizioni delle commissioni parlamentari. Non è tempo di polemiche. Vogliamo dare sostegno e dare un mandato preciso a sindaco e presidente. Su tempi, risorse, scelte, tranquillità della gente.

I tempi sono legati alla crisi finanziaria e alla ripresa. Per le risorse seguiamo Cipe, Parlamento e Regione. Da questi ultimi ci attendiamo decisioni.

Le scelte: è una discussione legittima. Troveremo sintesi unitarie.

Sulle ferrovie siamo sulla strada giusta. Continuate a lavorare. Occorre ridurre alcuni equivoci e incomprensioni.

Per la Trasversale, per l’ultimo tratto si usi un project financing, per non attendere tanti anni come è successo finora”.


Ore 12.10 - Un’idea di sviluppo, guardando al futuro dei giovani. Si apre il consiglio congiunto Comune Provincia a palazzo dei Priori, dedicato all’aeroporto.

E a fare gli onori di casa è il sindaco Giulio Marini.
Sarà una struttura – dice – al servizio del territorio e non una servitù per Roma”.

La sala del consiglio è gremita. Assessori e consiglieri di entrambe gli enti. Ma anche ospiti. Dal presidente della Camera di commercio Palombella al direttore Industriali Delli Iaconi e il presidente Fondazione Carivit Perugi.
Non c’è posto per tutti. Per gli altri c’è spazio nella sala Regia, con proiezione su maxi schermo.

“Il passo successivo a questo consiglio – spiega Alessandro Mazzoli – è definire gli impegni. L’aeroporto è l’occasione per portare a compimento nelle infrastrutture, le incompiute come la Trasversale, dando a Viterbo un collegamento veloce con Roma. Il completamento della ferrovia Cesano Roma è un tema importante.

Come è prioritario l’interramento della ferrovia nel tratto urbano, spostando verso il Poggino la ferrovia. Come riportato nella delibera che portiamo all’approvazione”.

Con attenzione verso l’ambiento. “Il nostro impegno è per trovare le soluzioni più adeguate e le migliori tecnologie.

Con l’apertura del masterplan da parte di Enac si apre una nuova fase. Perché viene al pettine un nodo importante: come il territorio partecipa al governo e alla realizzazione dell’aeroporto.

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