- I Questori di Firenze, Viterbo e Siena, insieme a un funzionario della Direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere, Cristina Longarsia, si riuniscono oggi a Firenze per presentare la prima fase applicativa del progetto voluto dal capo della polizia, prefetto Antonio Manganelli, per la riduzione dei tempi di rilascio dei permessi di soggiorno in meno di 45 giorni, e attuato dalle tre questure con il coordinamento della Direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere.
La nuova procedura, avviata lo scorso 16 marzo, con il coinvolgimento di Poste italiane e del Poligrafico dello Stato, è finalizzata a elevare il livello di attenzione nei confronti dei cittadini stranieri in regola con la normativa sul soggiorno nel territorio nazionale.
In particolare, attraverso la convocazione diretta da parte di poste, il cittadino straniero si reca presso l’ufficio Immigrazione per l’acquisizione dei dati biometrici, per poi ottenere entro i 45 giorni previsti il titolo di soggiorno.
Gli uffici Immigrazione proseguono in parallelo la trattazione delle domande pervenute prima del 16 marzo, per le quali resta ferma la vecchia procedura, con i relativi più lunghi tempi tecnici.
I risultati conseguiti confermano la politica finalizzata a garantire accessibilità ai servizi per i cittadini stranieri regolari, alla quale si affianca la linea di fermezza nel contrasto all’immigrazione clandestina e delle forme di illegalità connesse.
A Viterbo l’azione di contrasto ha fatto registrare 339 espulsioni nel 2008, e già 107 da gennaio 2009 a tutt’oggi.
I dettagli della nuova procedura sono stati illustrati alle 11, nell’ambito di una conferenza stampa tenutasi presso l’ufficio Immigrazione della questura di Firenze, alla quale è intervenuto il presidente della Caritas della Diocesi di Firenze.
