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Tarquinia - Per intensificare gli scavi e le ricerche nella zona
Castellina, collaborazione Università agraria-Università della Tuscia
Viterbo - 30 aprile 2009 - ore 13,40

- Alle spalle del Pianoro della Civita, si innalza un promontorio scosceso e brullo, caro ai raccoglitori dei funghi ferlenghi e da qualche anno anche agli studiosi di storia etrusca e medievale, che i più conoscono con il nome di Castellina.

Sito di valore e pregio ancora tutto da scoprire ed interpretare, si trova all’interno dei terreni gestiti dall’Università agraria di Tarquinia che, con l’insediamento dell’amministrazione del presidente Alessandro Antonelli, ha intensificato e sostenuto le attività di ricerca e di ricostruzione storica dell’area in questione, con studi di particolare interesse già oggetto di conferenze.

In questa ottica è stato rinnovato l’impegno con la cattedra di Archeologia Medievale dell’Università della Tuscia, tenuta dalla professoressa Elisabetta De Minicis, che da anni si occupa delle dinamiche insediative nei centri dell’Alto tra i quali la Castellina.

Un vero e proprio disciplinare dei reciproci rapporti, in forza del quale l’Università della Tuscia curerà le attività di studio e ricognizione, attraverso l’elaborazione di planimetrie con il posizionamento di strutture archeologiche individuate, il rilievo e lo studio delle stesse, e l’analisi dei materiali archeologici rinvenuti.

Il disciplinare, con durata pluriennale, pone l’accento sullo scavo e il rinvenimento di reperti su un sito che conosciuto per la vigenza tardo medievale sta dispensando sorprese anche in riferimento alle persistenze del periodo etrusco.

Apprezzamento è stato espresso dal consigliere delegato dell’Università agraria Daniele Scalet per il quale – valorizzare il patrimonio dell’Università agraria di Tarquinia, è la missione rispettata dalla attuale amministrazione, selezionando i punti di forza e la naturale vocazione di ogni singolo metro di terreno, guardando ai siti archeologici, alla loro scoperta e fruibilità come risorsa ed arricchimento culturale per l’intera collettività dei cittadini di Tarquinia.

La collaborazione tra Università agraria di Tarquinia e l’Università della Tuscia e in particolare con la Professoressa De Minicis, appare garanzia reale in relazione alla serietà del lavoro svolto.

Ancora una volta l’amministrazione del presidente Antonelli dimostra come l’ente sia uscito da dinamiche prettamente agrarie per valorizzare un patrimonio vario nel genere e nelle opportunità.

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