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Elezioni amministrative - Ufficializzata la candidatura
Regino Brachetti candidato sindaco di "Patto per Tuscania"
Viterbo - 30 aprile 2009 - ore 15,30

Regino Brachetti
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- Regino Brachetti è il candidato sindaco del movimento civico “Patto per Tuscania”, alle elezioni amministrative di giugno.

L’ufficializzazione della candidatura, per altro già anticipata nelle settimane scorse da indiscrezioni e prese di posizione a favore di Brachetti, arriva a pochi giorni dalla presentazione della lista che fa riferimento al movimento civico, in cui saranno rappresentate, nella maniera più condivisa possibile, le componenti della società e della cittadinanza tuscanese.

“Ho accolto con entusiasmo l’invito che mi è stato rivolto da più parti, per un ritorno all’impegno personale nella guida della città che amo, e che ho avuto già l’onore e il piacere di governare per 11 anni, con risultati, credo, in linea con quelle che erano le aspettative dei tanti concittadini che mi hanno accordato, allora, il loro consenso – spiega Regino Brachetti –. La decisione di tornare a lavorare in maniera diretta per Tuscania e per i tuscanesi è conseguenza di due considerazioni: la prima riguarda un aspetto oggettivo, ed è frutto della constatazione di un evidente arretramento della città, rispetto alle capacità di sfruttare le potenzialità e le risorse di cui dispone, a favore dello sviluppo e della qualità della vita; la seconda attiene a una riflessione personale, originata dall’affetto e dalla stima che mi viene esternata dalle tante persone che, anche in queste ore, mi stanno mostrando tutta la loro fiducia”.

La lista capeggiata da Regino Brachetti nasce al di fuori dalle logiche di schieramento e dei partiti, ed è espressione di diverse sensibilità, il cui denominatore comune è la volontà di lavorare per la città.

“In tal senso, non abbiamo preclusioni, e siamo pronti ad accogliere il contributo di tutti coloro che, seguendo questi presupposti, intendono impegnarsi per un obiettivo comune – prosegue Regino Brachetti –. Facendo anche tesoro delle esperienze del recente passato, quando in nome di ragionamenti miopi e suicidi si è scelto di privilegiare gli obiettivi personali, a scapito del bene diffuso, diciamo però no a qualsiasi tipo di tolleranza al ribasso, sia nei riguardi di persone compromesse, sia nei confronti di interessi e situazioni che non coincidono con la nostra visione del futuro.
Il nostro auspicio, comunque, è che, a prescindere da quello che sarà il giudizio sovrano dei tuscanesi, la città possa ritrovare la concordia e il senso della comunità che gli sono necessari per ripartire, dopo gli anni bui e la recente sospensione della democrazia rappresentativa di cui è stata vittima, e i cui responsabili sono, in entrambi i casi, facilmente identificabili”.

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