- Un'altra proposta interessante dell'associazione “Città di Tarquinia” per trascorrere il sabato sera in un'atmosfera d'altri tempi.
Nella splendida sala degli affreschi del palazzo comunale risuoneranno le voci di tre strumenti barocchi molto diversi tra loro ma allo stesso tempo complementari.
Si tratta del flauto traversiere (antenato del moderno flauto traverso), della viola da gamba (parente stretto del violoncello) e del clavicembalo, suonati da tre professionisti nel settore della musica barocca, rispettivamente: Claire Duri, Luigi Polsini e Luca Purchiaroni.
Questo ensemble dal nome “Arioso” si è già fatto conoscere in svariate occasioni, in provincia e fuori, distinguendosi per la qualità delle esecuzioni e per l'originalità dei programmi che propone.
Quello di sabato verterà sul tema dell'emigrazione dei musicisti nel periodo barocco, una scelta dettata dall'impossibilità di farsi apprezzare nella propria patria per vari motivi, riconducibili molto spesso al famoso detto “Nemo profeta in patria”.
In pratica una “fuga di cervelli” in versione musicale anziché scientifica.
Famosi sono i casi del tedesco Händel che ha viaggiato prima in Italia e poi si è stabilito in Inghilterra, o di Domenico Scarlatti, che scelse di vivere in Spagna fino all'ultimo dei suoi giorni.
Ma ci sono anche molti altri compositori “minori” che meritano di essere riscoperti e i musicisti di questo concerto ne offriranno una ghiotta occasione.
Per maggiori informazioni www.acmusicaletarquinia.eu
