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Civita Castellana - Il dirigente Pecorelli replica alle accuse sul centro per l'impiego
"I tre lavoratori non era ancora disoccupati"
Viterbo - 3 aprile 2009 - ore 16,00

Riceviamo e pubblichiamo - Visto il comunicato in merito alla mancata iscrizione negli elenchi dei disoccupati a Civita Castellana, si ritiene opportuno precisare quanto segue.

In data 1° aprile, in prima mattinata, tre lavoratori si sono recati presso il Centro per l’impiego di Civita Castellana per iscriversi negli elenchi dei disoccupati dichiarando di essere stati licenziati.

L’operatore del Centro per l’impiego, a seguito di verifica nella banca dati informatica ha riscontrato, però, che gli stessi risultavano ancora avviati al lavoro presso una società.

Pertanto ha fatto presente che non era possibile procedere all’iscrizione mancando agli atti la cessazione del rapporto di lavoro.

A questo punto l’operatore ha chiesto la lettera di licenziamento, ma i lavoratori hanno risposto che l’azienda non aveva notificato loro alcuna lettera, ma erano in possesso solamente di un “accordo” che l’azienda aveva sottoscritto con il sindacato l’azienda ed i lavoratori stessi.

L’operatore, unitamente al responsabile del Centro ha visionato “l’accordo” ed ha notato che questo era scritto a mano, su semplice carta bianca e non su carta intestata dell’azienda, di difficile lettura e comprensione e di dubbio contenuto, inoltre, le firme erano apposte in modo illeggibile senza lasciar capire chi fossero i sottoscrittori dell’accordo.

Pertanto il responsabile dell’ufficio non poteva avallare una procedura del tutto irregolare poiché non era ancora stata effettuata la comunicazione della società di cessazione del rapporto di lavoro, “l’accordo” non poteva essere preso in considerazione per le suesposte ragioni, mancava, infine, la lettera di licenziamento. A tal proposito, si ricorda che per la legislazione italiana il licenziamento deve essere comunicato per iscritto (art.2 L.604/1966) e la forma scritta è un requisito di validità se non di esistenza del licenziamento stesso.

Di conseguenza l’operatore del Centro si è trovato di fronte ad un’impossibilità oggettiva nel procedere all’iscrizione dei suddetti lavoratori, pertanto, non c’è stata la cattiva volontà di non iscrizione, ma attenta e puntuale applicazione della normativa esistente, pure in considerazione del fatto che il licenziamento era collegato alla corresponsione dell’indennità di disoccupazione, quindi alla gestione del denaro pubblico.

Tali precisazioni sono scaturite dalla necessità di dare una corretta informazione all’utenza in merito all’operato dei dipendenti dei Centri per l’Impiego che hanno agito in modo imparziale, corretto e trasparente esclusivamente nell’interesse dei lavoratori, applicando norme e regole dettate dall’ordinamento vigente.

Alberto Pecorelli
Dirigente Settore XI

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