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Montefiascone - Federico in stato di coma irreversibile
Non accertata la morte cerebrale
Viterbo - 3 aprile 2009 - ore 2,30

Federico Rosati
- Non diagnosticato ancora la morte cerebrale.

Anche se sarebbero svanite le speranze per Federico Rosati, lo studente diciottenne di Montefiascone, colto da un malore l’altro giorno mentre era in gita con la sua classe, una quinta dell’istituto tecnico commerciale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Le sue condizioni sono peggiorate, passando dal coma alla morte cerebrale, una condizione clinica però non ancora diagnosticata, come spiegano non senza ambiguità il Corriere della Sera e l'Ansa.

Al contrario di quanto era stato diffuso ieri dalle agenzie di stampa e dall'ufficio scolastico provinciale di Viterbo.

La madre del ragazzo ha manifestato l’intenzione di donare gli organi, quando sarà stabilita la morte cerebrale. In quel momento, potrebbe essere trasferito altrove, in una struttura ospedaliera più vicina alla sua città d’origine.

Ma la direzione sanitaria fa sapere che nulla è stato deciso.

“In questo momento - ha dichiarato Eugenio Vignati, responsabile sanitario della clinica Santa Rita - ci troviamo di fronte a un coma irreversibile a seguito di un'emorragia cerebrale, con tutta probabilità dovuta a una malformazione congenita arterio venosa”.

Federico si è sentito male durante una passeggiata nel centro. Faticava a respirare e aveva un forte mal di testa.
Trasportato in ospedale, inizialmente gli è stata riscontrata un’alterazione di coscienza, con successivi esami che hanno messo in evidenza una grave malformazione arterio-vascola­re alla testa di cui non era a conoscenza.

Ma la situazione è precipitata dopo circa due ore dal ricovero, a causa di un’emorragia cerebrale.

Rientreranno a Montefiascone questa mattina i compagni di classe di Federico. Con loro anche i due insegnanti che li accompagnano.

Nel pomeriggio di ieri, gli studenti hanno incontrato la mamma di Federico.


l direttore sanitario della clinica Santa Rita di Milano, Eugenio Vignati: "Il ragazzo adesso non da più stimoli, stiamo seguendo l'evoluzione..."


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