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Viterbo - Incontro per discutere dei problemi a Canepina
I castanicoltori cercano soluzioni
Viterbo - 3 aprile 2009 - ore 17,30

Riceviamo e pubblichiamo
- Sabato 28 Marzo 2009 a Canepina si è tenuta la annunciata Assemblea dei Castanicoltori alla quale hanno partecipato numerose delegazioni provenienti da tutti i Comuni dei Cimini.

Dopo il saluto di Luigi Giovannelli ed Angelo Bini, Benedetto Valentini non ha potuto essere presente per impellenti motivi personali, a nome delle Cooperative organizzatrici il Prof. Bruno Paparatti, docente presso la Facoltà di Agraria della Tuscia, ha illustrato in modo chiarissimo il ciclo di vita e le interrelazioni tra Cinipide del Castagno e Torymus Sinensis Kamijo.

In particolare ha messo in evidenza come sia compito difficile e molto delicato quello di far riprodurre le 120 coppie di Torymus ad esso affidate dal collega Prof. Alberto Alma, docente presso la Facoltà di Agraria di Torino.

“La femmina del Torymus depone le proprie uova nelle galle del Cinipide, ed in questo modo le sue larve distruggono quelle dell’insetto aggressore” da questa espressione tecnica ed efficace si capisce bene quale è oggi la strettoia attraverso la quale passa, secondo il Prof. Paparatti, la possibilità reale di inserire il Torymus nel nostro ambiente a partire dai boschi cedui di castagno: la capacità di riuscire a far “svolazzare” i Torymus in cattività in sinergia con il ciclo del Cinipide in modo che la femmina del Torymus possa depositare le uova nella galla del Cinipide in tempo utile e preciso per la contemporanea uscita dalle rispettive uova, entrambe situate nella galla, in modo che la larva del Torymus possa divorare la larva del Cinipide.

Quindi la soluzione del problema è rimandata, speriamo, di qualche decina di giorni ed il Prof. Paparatti ha responsabilmente offerto la sua ulteriore disponibilità per chiarire tutto non appena i Torymus in sua custodia svolazzeranno.
Nonostante ciò però 120 coppie di Torymus dateci in carità dal Piemonte non risolvono il problema: occorrono, minimo, 500.000 mila euro per acquistarne e lanciarne in quantità ed in condizioni sufficienti.

Questo è stato il punto focale di tutto l’interessantissimo incontro reso molto chiaro dalle preziose e pregiate immagini presentate dal Prof. Paparatti con inerenza alle caratteristiche dello stato dei Torymus a lui affidati.

È stato poi rilevato come sui Cimini, in natura, siano già presenti otto insetti antagonisti del Cinipide che vanno rispettati anche se non decisivi: il Prof. Paparatti ha illustrato, a tal proposito, i dati statistici da lui stesso rilevati ed elaborati in merito dai quali emerge che, in contrasto con quanto affermato da numerosi produttori ed anche da diversi agronomi, i trattamenti fitosanitari producono un aumento della infestazione da Cinipide e ciò, per deduzione, perché, forse, i trattamenti stessi incidono più sugli antagonisti autoctoni (8 e molto importanti) che non sul Cinipide.

Presenti Mario D’Accordi, Assessore all’Agricoltura di Canepina, di cui Angelo Bini ha lodato, a nome dei castanicoltori tutti, il suo prezioso ed appassionato impegno contro il Cinipide, Maurizio Palozzi Sindaco di Canepina, il Prof. Ercoli Ottaviano Matematico Ecologista dell’Associazione “Giordano Bruno”, il Dott. Piccioni Ennio ex ispettore ASL e primo Presidente della Vallecimina, il Dott. Roberto Colla attuale Presidente della medesima, si è sviluppato un interessante dibattito, stimolato dai verdi Raul Nisini e Giovanni Bini, durante il quale è emersa la necessità che alla lotta biologica contro il Cinipide si affianchi anche la lotta biologica contro Cidye (verme rosso) e Balanino (verme bianco).

Angelo Bini ha fatto notare che in proposito ha investito da alcuni anni del problema la Bioplanet di Cesena, leader mondiale nel settore, ma ancora nulla è stato risolto in proposito anche se a Roccamonfina è stata adeguatamente sperimentata, con scarso successo, la lotta biologica con la Beauveria Bassiana, un fungo endofita con proprietà entomopatogeni utilizzato nella lotta biologica, in grado di causare danni a diversi tipi di insetti agendo come parassita.

In attesa di risultati in proposito molto interessante la proposta del Dott. Roberto Colla per la estensione dal solo territorio di Vallerano a tutti i Comuni dei Cimini, della lotta scientifica al Balanino, attuata ormai da anni dalla “Vallecimina” in collaborazione con il Prof. Paparatti.

Poi la “bomba” che ha reso questa Assemblea veramente storica: l’annuncio, da parte del Dott. Roberto Colla che la Vallecimina ha da tempo rotto gli indugi nella lotta per la difesa della nostra pregiata produzione di castagne con una denuncia i cui effetti furono riportati da tutti i media della zona.

Angelo Bini ha sollecitato l’estensione di tale lotta alle castagne cilene, ha fatto notare come i produttori sin dal maggio 1998 diedero vita alla “Vallecimina”, come oggi il loro patrimonio organizzativo si sia arricchito di tre cooperative ed ha fatto osservare che gli Enti Locali non debbono alienare alcunché dei loro patrimoni perché anche impianti nati obsoleti come quello delle nocciole a Vignanello stanno dimostrando la loro utilità strategica nel tempo.

Angelo Bini

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