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Operazione "Il signore degli inerti" - Intervento del Noe
Tonnellate di rifiuti da Roma, dalla Toscana e da Civita
Viterbo - 6 aprile 2009 - ore 15,00
Il capitano Pasquale Starace del Noe
Il capitano Emilio Miceli di Civita
- Centinaia di tonnellate di rifiuti pericolosi. Tre erano i flussi principali del traffico dei rifiuti.

Come hanno spiegato i carabinieri questa mattina, i rifiuti portati alla discarica di inerti viterbese provenivano dagli scavi della metropolitana di Roma B1, dalla Toscana e dal consorzio Prataroni di Civita.

L'indagine, che è partita circa un anno fa, è stata condotta in un primo momento dai carabinieri della compagnia di Civita, guidata dal comandante Emilio Miceli, e poi supportata dagli uomini del Noe.

Da Roma, sempre secondo i carabinieri, sarebbero arrivate 406mila tonnellate di rifiuti pericolosi costituiti da fanghi di perforazione, ai quali veniva attribuito un codice identificativo (Cer) per rifiuti non pericolosi. Questo è il flusso più importante.

Ciò permetteva di smaltire i rifiuti a minor prezzo.

Altri rifiuti provenivano da aree inquinate della Toscana e in particolare da Lardarello, Empoli, Montelupo Fiorentino e San Giovanni.

Da questi territori sarebbero arrivati oltre 10mila chili di rifiuti pericolosi.

C'erano poi i fanghi ceramici che venivano miscelati e poi rivenduti a cementifici come materia prima.

I fanghi provenivano in particolare dal Consorzio di bonifica Prataroni.

In questo ultimo caso il guadagno era doppio. L'azienda percepiva si denaro per lo smaltimento che la vendita di materia prima, secondo l'accusa.

Le indagini sul vasto traffico di rifiuti si è concluso ieri con quattro persone agli arresti domiciliari e 20 altri indagati.

L'accusa è di traffico illecito di rifiuti, gestione non autorizzata di rifiuti, truffa e falso.

Ai domiciliari sono Leonello Di Giovenale titolare della Ecoservice, Stefano Riganelli della stessa società, Samuele Valeriani addetto alla pesa dei materiali e un trasportatore umbro Massimo Dolciami.

Quattro sono gli impianti posti sotto sequestro dai carabinieri del Noe, guidati dal comandante, Pasquale Starace.

L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip Mautone del tribunale di Viterbo, su richiesta di dei Pm D'Arma e Tucci.

L'operazione "Il signore degli inerti"

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