:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi

Viterbo - Inteprete Massimo Ranieri - Verra girato nella Tuscia
L'ultimo anno di vita di Pasolini in un film
Viterbo - 7 aprile 2009 - ore 1,50

- Finiranno in un film le vicende dell’ultimo anno di vita di Pier Paolo Pasolini (1975), per la maggior parte, legate alla torre di Chia e alla stesura dell’ultimo suo lavoro incompiuto intitolato “Petrolio”.

La notizia è stata diffusa dal regista Federico Bruno sulle new del suo sito internet www.federicobruno.com.

E nei giorni scorsi il regista, lo sceneggiatore Massimiliano Coccia, Desiderio Valli (il bidello della Libera università della Tuscia amico dello scrittore) e Silvio Cappelli (autore della pubblicazione “Pier Paolo Pasolini dalla Torre di Chia all’Università di Viterbo”), insieme ad alcuni tecnici e collaboratori hanno effettuato un sopralluogo proprio a Chia, nei luoghi frequentati da Pasolini.

Un’occasione buona per girare le prime interviste ad alcuni membri della famiglia Valli che ospitava e assisteva sempre lo scrittore durante la sua permanenza a Chia.

Interprete principale del film sarà Massimo Ranieri che ha accettato di partecipare al film “Pasolini, la Verità Nascosta”.

Sarà lui, infatti, data la straordinaria somiglianza e bravura d’interpretazione, ad incarnare il poeta e regista friulano, dopo un lungo periodo di preparazione del personaggio per l’impostazione della voce e della mimica.

Un lavoro, quello dell’interprete principale, attualmente in fase di documentazione e lettura del copione.

Proprio nei giorni scorsi l’Ansa ha dato notizia di un’istanza che è stata presentata alla Procura di Roma per chiedere la riapertura delle indagini sulla morte di Pierpaolo Pasolini.

La richiesta, firmata dall'avvocato Stefano Maccioni e dalla criminologa Simona Ruffini, è frutto di una indagine-inchiesta e arriva alle medesime conclusioni del saggio “Profondo nero” di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza.

Nel libro, che e' stato accluso all'istanza di riapertura delle indagini, Pino Pelosi rivela che ad uccidere Pasolini furono cinque persone.

Un lungo filo nero che legherebbe i misteri della morte di Enrico Mattei, Mauro De Mauro e Pier Paolo Pasolini.

E infatti, stando al contenuto del libro, De Mauro e Pasolini avevano in mano le informazioni giuste per raccontare la verità sul volto oscuro del potere in Italia, con nomi e cognomi.

Erano gli anni Settanta. Il primo stava preparando la sceneggiatura del film di Francesco Rosi sulla morte di Enrico Mattei, il presidente dell’Eni che osò sfidare le compagnie petrolifere internazionali.

Il secondo stava scrivendo il romanzo “Petrolio”, una denuncia contro la destra economica e la strategia della tensione, di cui il poeta parlò anche in un famoso articolo sul “Corriere della Sera” (“Cos’è questo golpe”).

De Mauro e Pasolini furono entrambi ammazzati.

Entrambi avrebbero denunciato una verità che nessuno voleva venisse a galla: e cioè che con l’uccisione di Mattei prendeva il via un'altra storia d'Italia, un intreccio perverso e di fatto eversivo che si trascina fino ai nostri giorni.

Sullo sfondo si stagliano i ruoli di strani e ambigui personaggi legati alla P2 in un sistema di controllo dell’informazione, di corruzione dei partiti, di rapporti con i servizi segreti e di primato del potere economico su quello politico.

Una storia che mette a nudo la continuità eversiva di una classe dirigente profondamente antidemocratica.

Il Comune di Soriano nel Cimino, durante le fasi di lavorazione del film, ha già dato ampia disponibilità per una fattiva collaborazione con la troupe.

Al sopralluogo hanno partecipato anche Gloria Salvatori collaboratrice del regista e Martina Donati studiosa esperta di Pierpaolo Pasolini che recentemente ha allestito a Roma una mostra di incisioni (“Passaggi di tempo”), sulla filmografia del famoso regista.


Da sinistra a destra: Massimiliano Coccia, Sandra Valli, Sara Valli, l’operatore Donatello, Gloria Salvatori, Riccardo Valli, Federico Bruno e Silvio Cappelli.

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564