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Ronciglione - Interviene il coordinatore Pd Sandro Giovagnoli
"Alga rossa, stiamo buttando via 50mila euro"
Viterbo - 7 aprile 2009 - ore 13,00

Sandro Giovagnoli, coordinatore Pd Ronciglione
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Riceviamo e pubblichiamo - Si prospetta inadeguata (e tecnicamente non attuabile) la soluzione trovata dall’amministrazione Sangiorgi al problema “alghe rosse”.

Ho letto con stupore e molta attenzione il comunicato stampa del sindaco di Ronciglione Massimo Sangiorgi, pubblicato il 3 aprile 2009 e relativo alla sostituzione del materiale filtrante nei filtri dell’acquedotto del paese.

Per un momento ho pensato si stesse parlando di un altro comune.

Probabilmente il sindaco non è abituato a leggere le carte che sono nella casa comunale, altrimenti saprebbe che il materiale filtrante è stato sostituito durante i lavori sull’acquedotto, appaltati nel 1999 e collaudati nel febbraio 2002 e non da 35 anni come da lui affermato.

Saprebbe che tra le opere appaltate era previsto anche il ripristino della funzionalità delle stazioni di filtraggio e potabilizzazione nelle località Casalino e Valle di Vico, ma soprattutto sarebbe a conoscenza di una relazione di collaudo firmata da quattro ingegneri (di cui due direttori dei lavori e due collaudatori) in cui viene evidenziata l’inadeguatezza e il sottodimensionamento dei filtri esistenti in località Valle di Vico.

Infatti, da prove effettuate si è rilevato che le perdite di carico che si generano nel passaggio dell’acqua nei filtri fanno diminuire in maniera inaccettabile la portata di alimentazione al serbatoio di località Tatocci (Poggio Cavaliere); in poche parole: filtrando l’acqua, il serbatoio non si riempie.

Inoltre, la pressione rilevata è sensibilmente superiore a quella massima sopportabile dai filtri creando una situazione di pericolo.

Per tutto questo la relazione di collaudo aveva fatto presente all’amministrazione l’opportunità della sostituzione dei filtri già nel 2002 e comunicato che nei lavori effettuati era stata eseguita la sola sostituzione del materiale di riempimento.

Alla luce di tutto ciò si deduce che, nonostante l’entusiasmo del sindaco Sangiorgi, la cifra di 50mila euro prevista per i lavori di sostituzione del materiale di riempimento dei filtri non ha alcun motivo di essere spesa.

Se si vuole continuare a mandare l’acqua nel serbatoio e poi nelle case i filtri non possono funzionare.

In comune esiste un progetto approvato dalla passata amministrazione e non preso assolutamente in considerazione dall’attuale, che prevede una razionalizzazione dell’intero impianto, dalla captazione alla distribuzione, la cui attuazione prevede la rimozione di quei filtri obsoleti e sottodimensionati su cui oggi invece si vuole investire denaro pubblico.

Il problema esiste e va affrontato e risolto con chiarezza, non buttando soldi, ma attuando il valido progetto esistente.

Alessandro Giovagnoli
Coordinatore del Pd di Ronciglione

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