- La Provincia, i sindaci, i parlamentari e consiglieri regionali, insieme ai rappresentanti delle categorie produttive e alle organizzazioni del lavoro, in particolare nel settore dei trasporti, si riuniranno mercoledì 8 aprile, alle ore 10, a Palazzo Gentili per conoscere, discutere e formulare proposte sullo schema di Piano regionale delle merci che l’Aremol – Agenzia regionale per la mobilità - sta redigendo, con la consulenza del Centro di ricerca per il trasporto e la logistica dell’Università La Sapienza di Roma.
L’incontro, aperto dal presidente della Provincia Alessandro Mazzoli e coordinato dall’assessore provinciale ai Trasporti, Renzo Trappolini, sarà incentrato sulla relazione del professor Francesco Filippi, responsabile scientifico del Centro di ricerca. Le conclusioni saranno affidate, dopo il dibattito, al dottor Elio Mensurati, segretario generale del Piano della mobilità regionale.
Sono stati invitati anche l’Università della Tuscia e i vertici dell’Autorità portuale di Civitavecchia, onorevole Fabio Ciani, e dell’Interporto di Orte, presidente Marcello Mariani. “Si tratta - dice l’assessore Trappolini - di una occasione importante, perché la Provincia dia indicazioni ai tecnici del Piano, in modo che si prenda atto che il territorio della Tuscia è pronto a svolgere il ruolo che le è richiesto dal forte sviluppo del porto di Civitavecchia, dall’inizio, un altr’anno, dell’operatività dell’Interporto di Orte e dalle prospettive aeroportuali”.
D’altronde, precisa l’assessore, la Provincia di Viterbo è quella nel Lazio che dispone della più estesa e articolata rete ferroviaria: dal Corridoio tirrenico a quello adriatico via Orte Falconara, dai collegamenti Orte Fiumicino, Orte Roma via Tav e la lenta per le merci, al terminale nel capoluogo della Fr3 per Roma via Cesano, della ex Roma Nord e della Attigliano Orte.
Naturalmente, con la ferrovia dimessa Orte Civitavecchia, essenziale nel movimento merci Tirreno/Adriatico in parallelo con la Trasversale. ” Un patrimonio di infrastrutture molto ricco - conclude Trappolini - se si considerano anche i 2.792 chilometri di rete stradale e che deve essere reso efficiente per assicurare il miglioramento, a livello nazionale, della mobilità trasversale e nord sud, in un’area strategica, come la nostra, al centro del Paese”.
