- Per l'aeroporto tutto procede come da programma.
Nel Lazio quattro scali erano previsti e quattro al massimo ne saranno realizzati. Forse.
La Regione da l'ok alla localizzazione dello scalo a Frosinone e il Pd a Viterbo rassicura: per noi non cambia nulla.
“Nel piano regionale – ricorda il coordinatore comunale Alvaro Ricci – ne erano previsti quattro, Fiumicino, Ciampino, Viterbo e Frosinone. Così è. Semmai parlare, come ha fatto il ministro Matteoli, di uno scalo anche a Latina, quella è campagna elettorale”.
A Viterbo lo scalo “governativo” a Frosinone quello con capitali privati. Che è ancora in fase embrionale. Chissà se otterrà il via libera. E non è vero che Frosinone è meglio collegata di Viterbo. Insomma. Tutti tranquilli. Si va avanti. Nel Pd, tutti compatti.
“Del resto – spiega Ricci – il partito lo scorso marzo aveva approvato un documento all'unanimità, la gran parte dei punti coincidono con la delibera approvata nel consiglio congiunto Provincia Comune”. Quello in cui Fersini e Talotta si sono astenuti.
“Sono posizioni diverse – osserva – non è la linea del partito. Mentre Talotta chiedeva un documento più incisivo sull'aeroporto”. Con giustificazione, ma si sono pur sempre astenuti. Acqua passata. Sull'aeroporto il Pd guarda avanti, spingendo per la variante al piano regolatore generale, sulle opere che interessano lo scalo.
“Il documento approvato dalla direzione del partito – precisa Paolo Felice – è stato il frutto di un attento lavoro, in cui si ribadiscono punti fondamentali, come l'area di rispetto di 250 metri d'edificabilità per la rete viaria di collegamento tra Volpara e Viterbo, mentre per la ferrovia va privilegiata la linea di Cesano.
L'aeroporto si deve integrare con tutta la città, legandolo anche all'Arcionello”.
