- “Con l’approvazione della legge sui perequati si è finalmente posto fine ad una vicenda annosa che si trascinava dal 2001.
Il gruppo del Partito democratico ha votato responsabilmente per chiudere definitivamente una situazione anomala che si era creata e che teneva nell’incertezza 26 dirigenti ancora in servizio presso la Regione e 100 funzionari.
Si apre ora una fase nuova dell’amministrazione regionale per la quale si è già molto lavorato in questi anni: il numero dei dirigenti è stato drasticamente ridotto e portato quasi alla metà in 4 anni, così come quello delle aree che sono passate da 260 a 180.
Si è pertanto provveduto nel senso della riorganizzazione, della riduzione e della razionalizzazione delle competenze e degli uffici. Occorre adesso avviare concorsi trasparenti, rivolti soprattutto ai giovani, in modo da migliorare l’efficienza e la qualità dell’apparato amministrativo della Regione”.
E’ quanto dichiara il capogruppo PD del Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Parroncini.
"La battaglia che l'Udc ha condotto da oltre un anno, per il diritto di centinaia di dipendenti regionali, dirigenti e non, a veder riconosciuta la propria posizione giuridico - economica, è stata recepita e condivisa da tutto il consiglio regionale eccezion fatta per un solo consigliere".
Lo dichiara il consigliere regionale dell'Udc Rodolfo Gigli che così commenta l'approvazione della legge sui lavoratori regionali perequati.
"Il provvedimento approvato, destinato a riportare condizioni di giustizia ed equità nel personale regionale, rappresenta il giusto riconoscimento del lavoro svolto per anni nelle istituzioni con capacità e professionalità.
Si conclude così una vicenda - conclude Gigli - che si è trascinata avanti per molto tempo e che forse, come l'Udc ha sempre sostenuto, poteva essere conclusa prima".
