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Ronciglione festeggia Marco - La mitica cantante ha reso omaggio con un biglietto a Mengoni
Mina mi ha detto: Onorata di fare il tuo mestiere
di Stefania Moretti
Viterbo - 27 dicembre 2009 - ore 1,30

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Mengoni a Ronciglione

- Fiumi di autografi, di persone, di lacrime. Marco Mengoni chiama... e Ronciglione, come al solito, risponde.

Il vincitore di X-Factor è tornato a casa. Ma solo per pochi giorni. Per passare il Natale e il suo compleanno in tranquillità, prima di ributtarsi a capofitto nel lavoro, in preparazione della grande avventura del Festival di Sanremo.

Per Marco casa significa Ronciglione. Il paese in cui è nato e cresciuto, e che gli ha riservato un'accoglienza da star, la mattina della vigilia di Natale, quando è stato ricevuto dal sindaco in Comune.

Doveva essere una visita blindata, ristretta ai soli membri dell'amministrazione comunale. E invece la folla si è accalcata fin dal mattino fuori dal palazzo comunale, e ha accompagnato Marco fino alla sala consiliare. Con un entusiasmo che nessuno ha avuto il coraggio di calpestare. Com'era normale, del resto.

Ronciglione ha aspettato per mesi che il suo cantante tornasse. E' qui che la marcomania è esplosa da subito, da quando si è sparsa la voce che “c'era un roncionese su Rai2”. Da quel momento, Marco è diventato il protagonista di ogni discorso. Il beniamino dei piccoli e il sogno delle adolescenti. Vietare l'ingresso a quel muro di gente sarebbe stato crudele.

La festa per Marco, insomma, è cominciata prima del previsto. Non in piazza, dove avrebbe dovuto tenersi un rinfresco nel primo pomeriggio. Ma al Comune, dove il sindaco Massimo Sangiorgi ha consegnato al cantante un leone in pietra, scolpito da Beppe Madaudo. Un appuntamento in famiglia più che una visita istituzionale. E alla fine, c'è scappata anche qualche lacrima.

“Conosco Marco da quand'era bambino – ha detto il sindaco di Ronciglione -. Siamo vicini di casa e l'ho visto crescere. E' riuscito a darci delle emozioni davvero grandi, anche perché non era mai successo che un cantante del nostro paese riuscisse ad arrivare a Sanremo. Qui tutti hanno cantato le tue canzoni. Dai più grandi ai più piccini. Hai portato Ronciglione in alto e di questo ti siamo grati”.

I festeggiamenti sono continuati, poi, nella palestra comunale. Il campo da calcio in cui era stato allestito il palco traboccava di fan di Marco. Con gli adolescenti in prima fila a godersi lo spettacolo e i genitori dietro, insieme agli over40.

Le teen ager erano in delirio. Molte di loro in lacrime. A cominciare da Francesca, partita alle 9 del mattino da Firenze appositamente per vedere Marco. “Non potevo non venire...” ha detto la ragazzina, con la voce rotta dall'emozione. E Marco, più commosso di lei, le ha teso una mano, come se volesse scendere dal palco per abbracciarla.

Del resto, non capita tutti i giorni di vedere il proprio idolo a pochi metri di distanza, a disposizione per rispondere a domande e curiosità. E di cose da raccontare Marco ne ha tante, alcune delle quali hanno dell'incredibile. Come l'episodio del messaggio inviatogli da Mina, dopo la vittoria a X-Factor. Segno che la realtà, a volte, può davvero superare anche i sogni più belli.

“Mina mi ha scritto di essere onorata di poter fare il mio stesso mestiere – racconta Marco, ancora stupito - ...cioè... lei dice queste cose a me...?”.

Il messaggio gli è stato consegnato, dopo la vittoria a X-Factor, dalla figlia della cantante, Benedetta Mazzini, uno delle opinioniste del talent show che stravede per Marco.

Mina è stata la ciliegina sulla torta.

Ma di soddisfazioni, da quando ha lasciato gli studi di X-Factor, Marco se n'è tolte tante. A cominciare dal suo cd con gli inediti “Dove si vola” e “Lontanissimo da te”, uscito da poche settimane e già in vetta nella classifica delle vendite.

“Al secondo giorno avevamo già venduto 20mila copie. Non ci aspettavamo un successo del genere. Infatti eravamo partiti solo con 35mila copie. Siamo dovuti andare in ristampa perché la richiesta era tanta. Adesso abbiamo raggiunto le 60mila copie vendute”. Un risultato che nessuno degli altri vincitori di X-Factor era riuscito a raggiungere.

Alla fine, com'era già successo la mattina al Comune, Marco si è concesso alla platea per gli autografi. Per più di un'ora non ha fatto altro che firmare t-shirt col suo volto, copie del suo cd, volantini e manifesti tappezzati con le sue foto. Ma avrebbe dovuto continuare all'infinito per accontentare tutti.

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