A fornire i dati stamattina,che si rilevano decisamente superiori alla mediana del consensus Reuters a 79,5, è stata l'Isae.

"Le cifre sono buone, più alte del previsto e confermano la tendenza evidenziata negli ultimi mesi- ha detto Clemente De lucia di Bnp Paribas- , facendo pensare che la produzione industriale, che a ottobre è cresciuta dello 0,5% su mese, dovrebbe continuare a crescere anche nei mesi successivi.

La produzione industriale è stata avvantaggiata dalle misure di stimolo prese ad esempio nel settore dell'auto e dalla moderazione del processo di stoccaggio- ha aggiunto -.

Nel 2010 possiamo attenderci un rallentamento di questo recupero sia perché le misure di stimolo hanno carattere temporaneo sia perché si esaurirà il rimbalzo tecnico dovuto al ciclo delle scorte.
Restano infine- ha sottolineato - molte perplessità rispetto alla tenuta della domanda interna: anche se secondo l'ultima indagine Isae il clima di fiducia è risultato in recupero, i consumatori appaiono ancora cauti negli acquisti di beni durevoli che restano su livelli storicamente deboli".

D'accordo con De Lucia anche Laura Cavallaro di Aletti:“si tratta di un fortissimo rialzo, ancora più forte del consensus. Inoltre è stata rivista al rialzo anche la lettura del mese precedente.

Sono migliorati molto gli ordinativi, specialmente quelli esteri.- ha aggiunto.

Questo indica che l'Italia, uno dei paesi della zona euro insieme alla Germania più dipendente dalle esportazioni, in questo momento viene trainata dall'export.

In miglioramento è risultato però anche l'outlook sulla produzione, segno che anche la domanda domestica sta progredendo nonostante il tasso di disoccupazione a livelli alti- ha evidenziato -. Aiuta il probabile prolungamento degli incentivi auto e per gli elettrodomestici per tutto il 2010.

In generale – ha concluso la Cavallaro - l'indice continua la tendenza al miglioramento iniziata da marzo 2009. In futuro è probabile una correzione tecnica, ma sempre nell'ambito di una chiara ripresa della fiducia delle imprese".

Anche Davide Stroppa di Unicredit esprime un parere positivo: "c'è stato un miglioramento che ancora una volta è dovuto soprattutto alla parte prospettica, a quella relativa agli ordini, in particolare a quelli guidati dalla domanda esterna, c'è stato un miglioramento anche nella parte relativa alla produzione.

Nel complesso è un dato molto incoraggiante che conferma il trend di recupero dell'attività industriale che abbiamo visto negli ultimi mesi - ha aggiunto-. Bisogna però considerare che sarà difficile valutare la produzione industriale nel quarto trimestre solo sulla base dell'indagine sulla fiducia, dato il forte incremento della produzione registrato nel terzo trimestre, che è stato dovuto a fattori statistici one off".