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Viterbo - Il consigliere provinciale Battistoni (Pdl) dopo l'approvazione in Provincia
"Un bilancio inadeguato"
Viterbo - 31 dicembre 2009 - ore 11,30

Francesco Battistoni
Riceviamo e pubblichiamo - Questa proposta di bilancio preventivo 2010 è la metafora di un'amministrazione che cessa come è iniziata:

nella improvvisazione, incoerenza e inadeguatezza a rispondere alle necessità del nostro territorio e della sua popolazione.

Questa affermazione non è solo una battuta che proviene dai banchi dell’opposizione, ma una verità che non è difficile dimostrare.

Nella relazione programmatica viene riportato il programma politico amministrativo illustrato in sede di insediamento nel 2005 dal presidente Mazzoli: me lo sono riletto ed è stato un esercizio interessante.

Ho detto improvvisazione, incoerenza e inadeguatezza: ecco le prove.

Mazzoli nei suoi indirizzi di governo dedica nove righe alla funzione più importante e strategica dell’ente Provincia: l’ambiente.

Mentre si dilunga per undici righe sulla Pace: poco più che il sesso degli angeli per una amministrazione locale.

E poi vediamo altre perle: recupero dei centri storici. Mai un euro speso nel quinquennio in tal senso.

Completamento del corridoio tirrenico ovviamente nel tracciato costiero: la scorsa settimana è stato bocciato dal consiglio su proposta di una forza politica di maggioranza.

Agenzie per lo sviluppo locale: il presidente della Camera di commercio, Ferindo Palombella, domenica ha bocciato la concertazione e la politica di sviluppo attuata da Mazzoli.

Mi dispiace tirare ancora in ballo Luciano Dottarelli, che pure è una brava persona. Ma il festival della retorica senza senso è ben riassunta in questa frase presente nel documento ufficiale:

“La nomina del dottor Luciano Dottarelli a direttore generale, quale garante dell’attuazione degli obiettivi, sovrintendente della gestione delle funzioni assegnate, interprete della potestà statutaria e regolamentare, forte della propria vasta cultura e dell’esemplare esperienza  amministrativa accumulata”.

Caro presidente chi ha scritto queste frasi, non solo non conosceva poco e niente di amministrazione, ma forse anche del significato delle parole preannunciate con tanta enfasi: i programmi si attuano, mentre gli obiettivi si raggiungono.

Il direttore generale sovrintende e coordina l’operato della dirigenza e non la gestione delle funzioni assegnate (che non significa niente); interprete della potestà statutaria e regolamentare è il consiglio non il direttore generale.

E per quanto riguarda la vasta cultura (magari di diritto) facciamolo dire ad altri; mentre l’esemplare esperienza amministrativa accumulata non sarebbe proprio quella richiesta per ricoprire la funzione di direttore generale.

Così iniziava la giunta Mazzoli, con il bilancio di previsione 2010 termina, conseguentemente e coerentemente con le premesse. Qualcuno ci ha spiegato che questo sarebbe un bilancio tecnico.

Se io fossi un tecnico mi offenderei. E’ essenzialmente un bilancio fortemente ridotto: 17,3 milioni di euro in meno rispetto all’anno precedente per le risorse correnti ( - 20%).

E non si dica che la colpa dei tagli sia del governo Berlusconi. La manovra finanziaria governativa 2010 prevede infatti una riduzione di poche unità percentuali nei trasferimenti.

Peraltro accompagnato dall’obbligo di ridurre gli assessori e cancellare la figura del direttore generale – ironia della sorte: quello che non ha saputo fare Mazzoli lo ha imposto Tremonti. Qui si dimostra l’incapacità di reperire risorse ed incassi, molto al di là dell’indubbia crisi economica in atto.

Inoltre il ragioniere capo nella sua relazione mette in evidenza con preoccupazione una formulazione di bilancio troppo rigida in quanto le spese non soggette a facile riduzione  secondo valutazione politica e cioè quelle del personale e gli interessi dei mutui raggiungono il 41,5% della spese corrente contro il 32,8 % dell’anno precedente.

Valori questi, prossimi al dissesto e che non permetteranno di adeguare totalmente le risorse previste dal rinnovo del Ccnl a favore dei  dipendenti. Complimenti un bel bilancio tecnico!

Qualcuno vuole  proprio comprendere come verranno reperite le risorse e come conseguentemente spese? Dovrebbe provare a leggere le varie relazioni programmatiche. Troverete tante parole, ma nessuna cifra e nessun riferimento concreto al bilancio effettivo.

All’inizio riferivo che questo bilancio improponibile è la logica  conclusione di una Amministrazione, che si sta sciogliendo come neve al sole.

Infatti è firmato da un ragioniere capo che non c’è più. Come non c’è più nemmeno il suo vice. A proposito ho visto che è stato bandito un concorso per funzionario del settore Affari Generali, settore che ha già in servizio ottimi  e preparati dipendenti di pari livello, a cosa serve?

Come mai non è invece stato bandito quello di funzionario contabile della Ragioneria? Guarda caso gli ultimi due dirigenti responsabili dei servizi finanziari hanno lasciato la Provincia.

Così come prima se ne era andato il segretario generale Cramarossa e ora la Tramontano. Il presidente Mazzoli è impegnato in compiti più gravosi a livello romano. Insomma siamo di fronte, più che a un bilancio di previsione, a un de profundis della giunta Mazzoli.

Francesco Battistoni
Consigliere provinciale Pdl
 

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