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Viterbo - Questa mattina convegno in Provincia
Formazione professionale: bilanci e programmi per il futuro
Viterbo - 10 febbraio 2009 - ore 15,30

- Formazione professionale: bilancio del Por (Programma operativo regionale) 2000-2006, e programmi per l’utilizzo dei 17 milioni di euro previsti per la Provincia di Viterbo nell’ambito del Por 2007-2013.

E’ il tema del convegno “Formazione: …lavoro”, svoltosi questa mattina nella sala conferenze di palazzo Gentili. Erano presenti il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli, l’assessore alla Formazione professionale, Giuseppe Picchiarelli, il presidente della Camera di commercio Ferindo Palombella, il capo segreteria dell’assossorato regionale alla Formazione professionale Roberto Iosue, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Romolo Bozzo, i professori Danilo Monarca e Silvio Franco per l’Università della Tuscia, il vicedirettore del Cefas Stefano Gasbarra, il ricercatore di Unioncamere Stefano Casagrande, il direttore di Orientaonline dell’Isfol Pietro Taronna, e il consulente formatore Oreste Bertoni.

“Attribuiamo – ha detto il presidente Mazzoli – notevole importanza all’iniziativa per due ragioni principali: abbiamo avvertito la necessità di informare in maniera trasparente le modalità di utilizzo dei fondi europei per la formazione, realizzando un apposito studio sull’attuazione del Por 2000-2006; abbiamo poi, sulla base dei risultati di questa analisi, tracciare le direttive su cui investire nei prossimi anni per mettere a frutto i punti di forza del nostro sistema formativo e correggere quelli di debolezza. Il Por rappresenta uno straordinario potenziale per lo sviluppo della Tuscia, per formare un tessuto sociale e produttivo che si leghi alle vocazioni territoriali”.

I risultati dello studio commissionato dalla Provincia, disponibile sul sito del Cefas e come illustrati dal professor Franco, dimostrano che nell’ambito del Por 200-2006, ovvero per i programmi attivati dal 2002 al 2008, sono stati attivati 138 corsi di formazione nella provincia di Viterbo, per un totale di 66.878 ore, il numero di allievi coinvolti è di 1491, di cui 1.086 hanno terminato il corso, mentre il 27,2% hanno abbandonato prima. Gli interventi formativi hanno coperto tutta l’area delle provincia e hanno attratto particolarmente i giovani (il 25% tra 15 e 19 anni, il 21% tra 20 e 24, il 20% tra 25 e 29, l’11% tra 30 e 34). Il 62,8% degli allievi sono stati donne. Sul totale, il 20% era in possesso di una laurea, il 45% di un diploma, il 34% di un titolo inferiore.

Fondamentali i risultati dal punto di vista degli obiettivi raggiunti dai corsi. “Significativo – ha detto Picchiarelli – che a un anno dal percorso formativo il 58% dei frequentati abbia trovato un lavoro, nel 42% dei casi addirittura attinente alla formazione ricevuta. Importante, poi, che l’80% degli allievi abbiamo svolto uno stage e in più della metà dei casi siano stati poi assunti”.

Interessanti anche i dati illustrati da Stefano Gasbarra a seguito dell’indagine sulle aspirazioni dei giovani viterbesi che ha coinvolto 1.400 giovani delle IV e V degli istituti secondari della Tuscia, da cui è emerso che il 28% ha bisogno di stabilità, soprattutto aspira a un lavoro dipendente, il 25% vorrebbe fare carriera, il 20% punta sulle relazioni sociali, il 17% sull’autonomia imprenditoriale e il 10% sulla creatività.

Poi, Taronna ha annunciato la prossima firma di un protocollo d’intesa tra Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori), Provincia, Camera di Commercio, Università della Tusica e Ufficio scolastico provinciale nell’ambito di un progetto pilota unico a livello nazionale che mira a far dialogare tra loro sistema professionale e delle imprese.

Le conclusioni, all’assessore Picchiarelli. “L’aver commissionato la ricerca – ha dichiarato – ci ha consentito di rimanere sorpresi per i riscontri positivi del sistema di formazione professionale della Provincia ma anche di evidenziare i punti deboli da correggere per costruire un modello nuovo per il futuro.Tra le esperienze che mi piace ricordare, quella con Costa Crociere che ci ha consentito di far assumere decine di persone, così come il corso per operatore-sistemista in ambiente Linux.

Il nostro obiettivo è ora migliorare quanto fatto finora, impostando una formazione che non sia al servizio dei formatori ma punti ad aumentare l’occupazione nel nostro territorio. Come? Innanzitutto facendo incontrare mondo della formazione e mondo dell’impresa, chiedendo agli imprenditori quali sono le figure che occorrono loro. Occorre puntare sul binomio innovazione-qualità. Oggi delibereremo quattro attività formative a Civita Castellana, Bolsena e Capranica insieme a Costa Crociere con l’impegno ad assumere almeno il 70% degli allievi. Per il futuro, dobbiamo puntare sul centro merci di Orte, sull’aeroporto e sul porto di Civitavecchia, trasformandole in opportunità di occupazione per i giovani della Tuscia”.

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