Riceviamo e pubblichiamo - Il sit-in sotto la Prefettura di Viterbo, tenutosi questa mattina, è stato positivo non solo per le motivazioni che ci hanno spinto a indire questa iniziativa, ma per l’incontro successivo avuto con il prefetto Alessandro Giacchetti .
La delegazione, rappresentata oltre che dal segretario generale della Cgil di Viterbo da tutti i segretari delle categorie del lavoro dipendente, ha consegnato, nell’occasione, un documento con tutti i dati riferiti alla crisi straordinaria che sta investendo anche il nostro territorio - ore di Cig, Cgis e mobilità - rappresentando al prefetto il grave disagio economico e sociale che tutto ciò comporta ai lavoratori ed alle loro famiglie.
Abbiamo richiesto al prefetto di intervenire presso i sindaci dei comuni del territorio viterbese per aiutare concretamente i cittadini residenti nei loro comuni a superare questo momento contingente di difficoltà con una politica di aiuto tendente ad elevare il potere d’acquisto dei salari attraverso la diminuzione delle imposizioni fiscali, o l’abbassamento delle quote di partecipazione alla spesa dei servizi che il comune eroga, soprattutto in presenza di nuclei familiari con figli che frequentano le scuole, assistenza alle famiglie con anziani disabili.
Il prefetto, oltre ad essersi dichiarato disponibile ad ogni possibile aiuto ad alleviare difficoltà di questa natura, ha anche proposto di convocare i sindaci dei comuni, aprendo un Tavolo Permanente per i problemi legati al lavoro, con il coinvolgimento di tutte le organizzazioni presenti sul territorio ad esso legate.
Al Prefetto, inoltre, abbiamo anche rappresentato le motivazioni che hanno portato la Cgil a non firmare il modello contrattuale, ribadendo la inadeguatezza di un accordo che non prevede il recupero dell’inflazione sui salari, che non ridistribuisce il reddito, che limita il diritto di sciopero che riteniamo faccia parte della libertà di ogni individuo.
Non avevamo alcun dubbio della sensibilità del Prefetto, dimostrata anche in altre occasioni riferite al mondo del lavoro, come il protocollo sulla sicurezza, riteniamo che da questo primo incontro possa scaturire un coinvolgimento delle istituzioni a livello locale per poter dare risposte concrete e tangibili ai lavoratori della provincia.
Miranda Perinelli Segretario generale Cgil Viterbo
